Massalengo, caso ex Madital: il sindaco convoca la proprietà

«C’è amianto da bonificare», il Comune pensa a un futuro commerciale anche per la vicina ex Osal che ha problemi ancora più gravi

È uno degli immobili rientranti nella relazione stesa da un ingegnere, su incarico comunale, utile a prendere atto delle strutture sul territorio in stato pericoloso o di non decoro urbano. Transitando lungo la provinciale 23, che passa di fianco, si può facilmente intuire il perché. L’amministrazione Serafini ha un piano per risolvere la questione dell’ex mangimificio Marelli, già Madital, che sorge alle porte del paese, in località Priora, di fianco a un altro punto d’interesse strategico come la dismessa fabbrica della ex Osal. «Per le realtà interessate dalla relazione stiamo emettendo delle ordinanze - spiega il sindaco di Massalengo Severino Serafini -. Sulla ex Osal si è al lavoro da tempo, mentre per la ex Madital l’ordinanza specifica è stata emessa 30 giorni fa. Ha una durata di 90 giorni terminati i quali emetteremo una seconda ordinanza e, se il privato non dovesse intervenire, visto che ci sono degli elementi che incidono sull’igiene urbana e sulla sicurezza non escludiamo di procedere con un progetto di bonifica». All’interno della ex Madital infatti è stata riscontrata la presenza di lastre di amianto.

«Dopo una prima ordinanza di qualche anno fa, in seguito ad una tromba d’aria, la gran parte dell’amianto presente sulle coperture è stato bonificato, mentre quello a terra c’è ancora» precisa il sindaco che, per risolvere il rebus Madital, venerdì mattina avrà un incontro con la proprietà «a cui voglio far presente quanto la situazione non vada bene e quanto è importate che si intervenga». Il fatto che sulla Priora si stia agendo in maniera importante è evidenziato pure dall’incarico per redigere un progetto di bonifica dei terreni della ex Osal che il Comune ha di recente affidato a esperti.

«Il resoconto dovrebbe essere pronto per la fine del mese - dice Serafini -. A quel punto, approvandolo, partiremmo con la ricerca dei fondi regionali necessari per la bonifica. La cifra per la progettazione si aggira sui 10, 15mila euro mentre per la bonifica dei terreni del sottosuolo si parla di 500mila, o forse anche un milione di euro». Dal punto di vista della programmazione urbanistica, fa notare in conclusione Serafini, la zona della Priora è l’unica area sulla quale potrebbe avvenire un intervento di tipo commerciale, tenendo conto che Massalengo vorrebbe essere un paese a consumo di suolo zero. (ha collaborato Federico Dovera)

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