Massalengo: il mondo agricolo promette battaglia, il Comune deve “sospendere” la tangenziale

Per la variante che libererà la Motta dai Tir serve un ulteriore passaggio burocratico, e passeranno ancora mesi

Qualche anno fa sembrava tutto pronto per far partire il cantiere che avrebbe liberato Motta Vigana dall’incubo dei Tir diretti alle logistiche, costruendo una tangenzialina tra campi e porcilaie, ma alcuni agricoltori locali avevano presentato un ricorso e il Tar aveva obbligato il Comune di Massalengo a rifare tutto l’iter daccapo, con costi legali e di ri-progettazione non indifferenti, sulle spalle dei cittadini. Adesso invece l’attesissima variante della strada provinciale 23 era finalmente ritornata tra le opere pubbliche che il Comune certamente avrebbe realizzato ma il sindaco Severino Serafini ha preferito escluderla all’ultimo momento dal piano delle opere pubbliche di prossima approvazione. Preferendo prendersi qualche mese per poter far fare ai suoi tecnici un passaggio burocratico in più. Perché uno degli allevatori avrebbe fatto intendere al Comune che anche questa volta la legittimità della nuova strada, riguardo a tracciato e onerosi espropri, potrebbe essere portata al vaglio della magistratura.

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