
In alcuni punti c’è solo un rigagnolo in una distesa di terra e sabbia. Dell’acqua che solitamente copre il letto dell’Adda Morta di Cavenago restano soltanto delle pozze qua e là. È un panorama quasi desertico quello che si incontra percorrendo i sentieri che costeggiano il bacino dalla lanca di Cavenago. I pesci rimasti intrappolati boccheggiano in pochi centimetri d’acqua, gli anfibi che riescono a mettersi in salvo fuggono dove possono. Il grido d’allarme arriva da un ornitologo di Crema, Alvaro Dellera, che raggiunge spesso questi luoghi per sessioni di osservazione della fauna ittica, ornitologica, vegetale. Ieri ha segnalato la grave situazione anche al Parco Adda Sud, chiedendo un intervento urgente per mettere al sicuro tutto l’ecosistema del sistema paludoso caretteristico della riserva naturale dell’Adda Morta. La lanca, che si raggiunge dallo svincolo che conduce alla zona delle cascine, sta letteralmente agonizzando per la mancanza d’acqua. E gli argini sono popolati da chi guarda con apprensione al destino dell’ambiente naturale e dei suoi abitanti. «La situazione è grave e compromette la sopravvivenza di molte specie animali e delle già precaria biodiversità presente - spiega l’ornitologo cremasco, Alvaro Dellera - : la totale mancanza d’acqua nella lanca sta creando grossi problemi ed è urgente un provvedimento che possa garantire un minimo vitale di approvvigionamento idrico alla lanca stessa». Non molto distante dalla quasi desertica lanca di Cavenago, c’è la lanca di Soltarico, inalterata nei suoi scorci naturali, che non risente dunque di problematiche legate ai livelli dell’acqua. La diversità tra i panorami è disarmante e non lascia dubbi in merito alla necessità di interventi immediati, pena la perdita del patrimonio faunistico, ittico e vegetale. «Questo è anche il periodo della nidificazione dell’airone rosso - aggiunge Dellera - , ma in queste condizioni di certo non farà qui il suo nido. E rischiamo di perdere anche questa presenza». La segnalazione da bollino rosso è arrivata nella giornata di ieri anche ai vertici del Parco Adda Sud, che hanno già messo in agenda un sopralluogo atteso per questa mattina. «Le nostre guardie ecologiche si sono già mosse per verificare la situazione - argomenta il presidente dell’ente parco, Silverio Gori - : non siamo direttamente responsabili del sistema delle acque, ma abbiamo fissato un sopralluogo per questa mattina». Non è la prima volta che la lanca di Cavenago si trova in queste condizioni. «Qui non arriva l’acqua da altri canali, come la Muzza, e ci sarebbe un accordo verbale con gli agricoltori per il rilascio d’acqua, ma evidentemente non viene rispettato - chiude Gori - : in primavera ci siamo già ritrovati in questa situazione e siamo già stati costretti a intervenire».
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