
Cronaca / Centro Lodigiano
Martedì 19 Luglio 2011
Palazzo pericolante, sfollate otto persone
Evacuato sabato un edificio della Muzza con problemi di stabilità
Otto sfollati e un intero edificio chiuso al pubblico fino a data da destinarsi. Paura alla Muzza di Cornegliano per un gruppo di residenti, evacuati da un palazzo al civico 10 di via Roma, nel cuore del centro abitato della frazione. A decidere lo sgombero, un sopralluogo dei vigili del fuoco nel pomeriggio di sabato a cui è seguita un’ordinanza del sindaco. Un pericolo per la sicurezza pubblica, queste le ragioni che hanno spinto il primo cittadino di Cornegliano, Matteo Lacchini, a emettere un’ordinanza di sgombero dei locali, abitati da otto persone. L’allarme è scattato dopo una segnalazione di uno dei proprietari dell’immobile, che però non abita nel palazzo. Passando nei pressi dell’edificio, in cui alcuni degli appartamenti sono in affitto, il titolare di una quota della proprietà ha notato un gruppo di tegole pericolosamente vicine alla grondaia che si affaccia su via Roma, una delle arterie principali del frazione Muzza, mettendo così in pericolo passanti e veicoli che la attraversano ogni giorno. Così è scattata la chiamata al comando provinciale dei vigili del fuoco di Lodi, che ha mandato sul posto un mezzo per mettere in sicurezza l’edificio. Una volta fatte sparire le tegole, troppo vicine alla grondaia, che rischiavano quindi di cadere al suolo a breve, è partita la verifica strutturale dell’intero edificio, che è risultato particolarmente carente sotto il profilo della sicurezza. «Dissesto statico e precarie condizioni igienico sanitarie»; queste in sintesi le motivazioni che hanno spinto vigili del fuoco e amministrazione comunale a sbarrare gli accessi al palazzo oltre che a transennare parte del marciapiede di via Roma per impedire il passaggio di terzi ed evitare così ulteriori rischi. Sul posto sono intervenuti anche il tecnico della prevenzione dell’Asl di Lodi che ha confermato la sussistenza di precarie condizioni igienico sanitarie in alcune delle unità abitative presenti all’interno dell’immobile. Inagibile anche il terrazzo privato di un palazzo adiacente, come gli accessi degli esercizi commerciali che si affacciano alla stessa altezza della via, ma al piano terra. Dissesto e condizioni di pericolo anche per il sottotetto dell’immobile, i vigili del fuoco hanno prescritto lavori urgenti di ripristino e imposto «l’immediata evacuazione dello stabile» per gli indispensabili lavori.
«Nessun rischio per i cittadini» secondo il sindaco di Cornegliano, Matteo Lacchini, che ha emesso l’ordinanza di sgombero. «Si tratta di una proprietà privata in cui si può riconoscere una responsabilità diretta nella cattiva manutenzione dello stabile - ha detto il primo cittadino Lacchini - : dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco, l’ordinanza era un atto dovuto e rispetta i criteri di sicurezza per la salute pubblica». Per gli sfollati, non c’è stato altro da fare che organizzarsi con mezzi propri e mettere a punto il soggiorno obbligato fuori casa. Intanto i primi lavori di ripristino sono già iniziati e altri sopralluoghi sullo stato dell’edificio sono in programma alla chiusura dei cantieri.
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