
Polemiche e ricorsi non hanno fermato il progetto Decathlon. Anzi. Il nuovo quartier generale dello sport di Pieve è pronto ad aprire i battenti al pubblico. Il conto alla rovescia scade venerdì 12 ottobre, quando i 1850 metri quadrati dedicati allo sport apriranno per la prima volta ai clienti con una formula che unisce la vendita di prodotti e i servizi di consulenza e supporto come il “laboratorio”, per le riparazioni al materiale sportivo, o il “Trocathlon”, un vero e proprio mercato dell’usato.
Il taglio del nastro, e una visita in anteprima dei locali del nuovo capannone, costruito da zero nella zona artigianale di via da Vinci a Pieve Fissiraga, sul lato destro della provinciale 235 in direzione del casello dell’A1, è fissato per giovedì 11, alle 17. Un momento ufficiale di presentazione dell’attività accessibile su invito alle autorità, alla stampa e agli operatori, in cui, a fare gli onori di casa, saranno Elisa Cancro, direttore del punto vendita di Pieve, e Massimiliano Menotti, direttore della Regione Milano di Decathlon Italia. «Completare l’offerta e servire un territorio il più ampio possibile è l’ambizione di Decathlon - argomenta all’indomani dell’apertura Massimiliano Menotti - : accessibilità in termini di prezzo, qualità, valore tecnico e vicinanza geografica, con il risparmio ulteriore che comporta, sono gli elementi che contraddistinguono la nostra azienda e la nostra offerta. Gli abitanti di Pieve e dei paesi limitrofi avranno a disposizione un negozio multispecialista che potrà soddisfare ogni esigenza in termini di prodotti e servizi».
Un punto vendita in cui hanno trovato lavoro, come spiegano da Decathlon, 28 «giovani appassionati praticanti sportivi, reclutati per la maggior parte nella provincia». Una “squadra” formata grazie alla “Scuola dei mestieri”, che «garantisce ai clienti un contatto competente e al team un percorso di crescita professionale in azienda».
Un percorso per cui si sono presentati un numero record di candidati con oltre 650 curriculum arrivati agli uffici comunali di Pieve per tentare l’impresa delle selezioni. Nata in Francia nel 1976 da un’idea di Michel Leclerq con l’obiettivo di fornire attrezzature sportive per tutti con il miglior rapporto qualità prezzo, Decathlon è sbarcata in Italia nel 1993 con l’apertura del primo negozio. Oggi i punti vendita sono 79 e i collaboratori sono 6mila. Il punto vendita di Pieve, su cui pesa ancora il ricorso avviato da palazzo San Cristoforo per alcune incompatibilità urbanistiche legate alla fase quattro della riqualificazione della 235, si piazza in una posizione strategica, a due passi dal casello dell’A1 e alle porte del capoluogo. «La sfida che nasce con la nuova apertura di Pieve non è solo stimolante in termini di mercato - spiega Elisa Cancro, direttrice del punto vendita lodigiano - , ma porta con sè un obiettivo ambizioso: rendere veramente accessibile al maggior numero di persone il piacere per l’attività fisica, offrendo un’ampia gamma di prodotti e tecnologie nati per soddisfare il desiderio e far crescere la passione per lo sport». Nel parcheggio, in questi giorni, le auto già si vedono. Sono quelle dei dipendenti che stanno lavorando per allestire il negozio in vista dell’apertura.
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