Precipita in volo, è salvo per miracolo

Massimo Scotti, il “re del riso”, si schianta con un ultraleggero

Salvo, per miracolo, dopo lo schianto con l’aereo. È la disavventura a lieto fine occorsa a Massimo Scotti, erede della famosa dinastia del riso originaria di Marudo, residente a Villanterio ma legatissimo al Lodigiano, dove svolge ruoli importanti sia nei Lions di Sant’Angelo che nella Banca di credito cooperativo Laudense di Lodi. Scotti, tutt’ora imprenditore nel campo del riso con interessi sia a Villanterio che nel Mantovano, è precipitato giovedì sera a Canedole di Roverbella, in provincia di Mantova, con il suo ultraleggero, il velivolo per il quale ha una grande passione, del quale è considerato un pilota esperto e che spesso utilizza per i suoi spostamenti tra casa e lavoro.

E giusto verso Villanterio stava per dirigersi il suo piccolo aereo quando, appena dopo il decollo, attorno alle 19, il motore si è misteriosamente spento. L’ultraleggero, che aveva raggiunto una quota di circa 50 metri di altezza, si è così schiantato su un campo vicino a quello di volo: e Scotti, impotente di fronte al guasto, è precipitato rovinosamente al suolo assieme al mezzo. Ma mentre quest’ultimo è uscito praticamente distrutto dall’incidente, il 54enne imprenditore del riso, estratto dall’abitacolo grazie ai vigili del fuoco, se l’è miracolosamente cavata.

Trasportato con l’elisoccorso all’ospedale Borgo Trento di Verona, Scotti è rimasto vittima di una frattura a un braccio e di diverse lesioni tra volto, reni, milza e vertebre, ma non è comunque in pericolo di vita: una notizia che, confermata dal figlio e dalla moglie del 54enne anche dopo il positivo esito dell’intervento alla schiena, ha raggiunto e confortato anche i numerosi amici e conoscenti dell’imprenditore nel Lodigiano, e in particolare modo a Sant’Angelo. «Lo conosco, come conosco la sua stimata famiglia, anche perché mio padre, che faceva l’ambulante, si riforniva proprio alla riseria Scotti - conferma il primo cittadino barasino, Domenico Crespi -. Qui è molto apprezzato: è stato presidente del Lions club Madre Cabrini e ne è ancora componente. Mi hanno detto che non è in pericolo: gli faccio gli auguri per una pronta guarigione».

Per l’amico e compagno di Scotti ai Lions, Giancarlo Tornielli, «bisogna ringraziare qualcuno lassù. Massimo ha questo mezzo rapido e veloce che ritiene affidabile, ma qualcosa è andato storto. Conosciuto e stimato? Certo: da noi, poi ha fatto cose molto belle». Alla Bcc Laudense, Scotti è invece consigliere d’amministrazione già da qualche anno: «Abbiamo saputo dai suoi soci mantovani che non è in pericolo - sospira sollevato il direttore generale Fabrizio Periti -. Il volo è la sua passione, mi ci ha invitato spesso, ma non ci sono mai andato». La speranza, adesso, è che possa tornarci Scotti.

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