
Cronaca / Centro Lodigiano
Venerdì 01 Luglio 2011
Quarta corsia in A1, fioccano le proteste
Nasce l’idea di costituire un comitato sulla scia dei “no Tav”
“No” di alcuni cittadini all’ampliamento dell’Autostrada del Sole: «Il Lodigiano ha già dato troppo». Così monta l’idea di costituire un comitato sulla scorta dei “No tav”, con tutti i rischi e pericoli che la cronaca ci ha fatto conoscere in questi giorni. Il Lodigiano e il Sudmilano hanno già avuto esperienza di mobilitazioni contro l’ampliamento delle infrastrutture viabilistiche, prima fra tutte quella contro la Tem che taglia in due il parco Sud. In questo caso, però, la battaglia non ha scongiurato la realizzazione dell’opera.
«Confrontandoci - spiega Lele Maffi, esponente del “Laboratorio per la città”, da sempre in primo piano nella difesa dell’ambiente - abbiamo scoperto che molti di noi hanno forti perplessità e sono contrari al progetto della quarta corsia in Autosole. L’ipotesi che pensiamo di mettere in campo è quella di un comitato che incominci a capire gli effetti che questa realizzazione avrà sul territorio. Il Lodigiano è già sottoposto a una forte pressione: parlo di Tem, di alta velocità, di Business park e dell’edilizia di iniziativa dei comuni. Siamo tra le prime dieci province in Europa ad avere la maggior superficie di suolo cementificata. Eppure andiamo avanti». Secondo Maffi non c’è logica: «Ci avevano raccontato che l’alta velocità serviva a spostare il traffico su gomma in rotaia. E adesso, cosa succede? Man mano che arrivano nuove strutture queste diventano sature. Troppi spostamenti in paese avvengono su gomma. E tutte le volte si cerca di cavare il mare con il cucchiaino. È una logica che non porta a nessun risultato. Vogliamo chiedere ai comuni e alla Provincia di dire di no a questa prospettiva. Io, l’assessore all’ecologia di Lodi Vecchio Mauro Torriani e gli esponenti del Laboratorio, confrontandoci, ci siamo scoperti contrari. Né un partito, né un ente locale, né un’associazione, fino ad ora hanno preso posizione. Ci troviamo come singoli ad esprimere la nostra perplessità. Quello che ci chiediamo è se la perplessità è personale o condivisa. Temiamo che nessuno ragioni sul senso». Torriani, che nei giorni scorsi si era già espresso, si sente preso in giro. «Dicono che nei prossimi tre anni il traffico aumenterà del 12 per cento rispetto al volume attuale, per poi passare a più 24 per cento nel 2025 e più 31 nel 2035. Mi chiedo - commenta - da dove arrivino queste cifre; non saranno “gonfiate” ad arte per giustificare i lavori? Il dubbio mi viene: capita anche a me ogni tanto di prendere l’autostrada, a parte le vacanze e i ponti festivi, non l’ho mai trovata congestionata. Le code iniziano a San Giuliano, cioè in prossimità dei “colli di bottiglia” costituiti dai nodi urbani e dalla convergenza del traffico proveniente dalle tangenziali; nel resto del tracciato la capacità dell’autostrada mi sembra più che sufficiente ai volumi di traffico in transito. E per il futuro mi sembra improbabile che il traffico aumenti: il prezzo dei carburanti è destinato a salire e la popolazione italiana è sempre più vecchia». Per unirsi ai primi “contestatori” della quarta corsia è possibile contattare il blog “Cyrano” sul sito verdastro.wordpress.com.
Cristina Vercellone
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