Urla e schiamazzi a tutte le ore, rifiuti di ogni tipo, scarsa manutenzione delle aree comuni. Il quartiere popolare Pilota di Sant’Angelo torna al centro dell’attenzione. Questa volta le proteste di un gruppo di residenti sono condensate in una petizione inviata al sindaco Domenico Crespi e corredata da una cinquantina di firme di cittadini che abitano nelle vie Marconi, Fermi e Galilei. La richiesta avanzata al primo cittadino è precisa e “clamorosa”: eliminare il nuovissimo parco giochi che è stato realizzato all’interno del Pilota, proprio dietro via Marconi, nell’ambito della costosa riqualificazione del quartiere. Il motivo? Nel parchetto al posto di famiglie, anziani e bambini, si ritrovano “bande” di giovani che fanno il bello e il cattivo tempo. Si tratta di italiani e stranieri, in parte residenti nel quartiere, in parte residenti nei paesi vicini, ad esempio Vidardo e Caselle Lurani. L’estate ha ingigantito i problemi, come risulta dalla lettera allegata alla petizione, portata in Comune pochi giorni fa: «Il parchetto - scrivono i residenti - è ormai utilizzato sia di giorno sia di notte da gruppi di adolescenti con scopo diverso da quello per cui era nato. Ci si trova di tutto: siringhe, preservativi e spinelli, oltre a immondizia ed escrementi umani. Inoltre gli schiamazzi pomeridiani si protraggono nelle ore notturne e continuano a ripetersi di notte in notte». Il tutto sotto le finestre dei residenti del Pilota. «E quando qualcuno si azzarda a dire qualcosa a questi giovani, viene preso a male parole e perfino minacciato», affermava ieri una delle firmatarie della petizione.
Nella lettera i residenti dei Pilota si rivolgono al sindaco Crespi e aggiungono: «Abbiamo già reso nota la situazione alla polizia municipale, ai carabinieri e all’assessore all’ecologia e non abbiamo ottenuto alcun esito. Speriamo che lei - aggiungono i residenti rivolgendosi a Crespi - con l’incarico di sindaco, dia voce anche a questi suoi cittadini».
In effetti un veloce sopralluogo, nella mattinata di ieri, ha messo in evidenza numerose problematicità. Si parte dall’erba alta (la manutenzione spetta all’Aler o al Comune?), per passare poi a una panchina danneggiata (i ragazzi si siedono sulla spalliera). E ancora, c’è un tombino che è stato recentemente aperto e ripulito, ma la manutenzione è stata fatta a metà: il tombino pende e il cemento attorno è tutto rotto. L’area del parchetto è piena di rifiuti, tra cui cartacce e lattine. Sul piccolo marciapiede in cemento che divide uno dei palazzi di via Marconi dal parchetto si vedono i preservativi, segno che la denuncia dei residenti è fondata. Infine ci sono problemi con i punti luce, alcuni installati negli ultimi mesi ma oscurati da grosse piante. Con conseguenti problemi di sicurezza. Tutti disguidi che i residenti - tra cui numerosi anziani - denunciano da tempo. Qualcuno li ascolterà?
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