Renault dice addio a San Colombano, il centro ricambi sarà trasferito

Per una settantina di lavoratori in vista il trasferimento nella nuova sede a Castel San Giovanni

Addio colline, il Lodigiano perde una settantina di posti di lavoro. Il centro di distribuzione nazionale ricambi e accessori di Renault Italia di San Colombano si sposterà entro giugno 2023 a Castel San Giovanni, in un’area logistica di fianco ad Amazon. Tutti i dipendenti saranno trasferiti nella nuova sede, senza modifiche contrattuali.

La questione era emersa già un anno fa. Renault aveva necessità di rivedere i propri flussi logistici e il vecchio magazzino di San Colombano, in fregio alla provinciale 234 Mantovana, non risponde più ai requisiti richiesti oggi. Due le ipotesi emerse l’anno scorso: il trasferimento oppure la costruzione di un nuovo deposito sempre a San Colombano, nell’area di proprietà Renault, di fianco all’attuale.

E proprio quest’ultima sembrava essere la strada intrapresa, dopo che dal Comune di San Colombano erano arrivate ampie rassicurazioni sulla modifica delle regole urbanistiche in modo da consentire di costruire un magazzino più alto di quello attuale.

Invece in settimana è arrivata la doccia fredda, con i vertici Renault che hanno comunicato a sindacato e lavoratori la decisione. «Ci hanno spiegato che una recente norma della Città Metropolitana di Milano limita le nuove logistiche, e il loro progetto si configura appunto come nuova costruzione e non come un ampliamento dell’esistente, per cui non c’è la possibilità di realizzarlo - spiega Ivan Cattaneo, segretario Filcams Cgil Lodi -. Per questo motivo è stata scelta l’altra opzione. Hanno individuato l’area di Castel San Giovanni, nel piacentino, di fianco ad Amazon, e l’accordo con la proprietà è già stato fatto. Prevedono di spostarsi entro giugno 2023». L’accordo per il trasferimento vede l’attuale magazzino di San Colombano ceduto alla società immobiliare logistica Vailog (Segro Group), con Renault che rimane in locazione fino al momento del trasloco a Castel San Giovanni, su un’area di proprietà della stessa Vailog.

«Dal punto di vista sindacale ci è stata data assicurazione che per i lavoratori non cambierà nulla - prosegue il rappresentante Cgil Ivan Cattaneo -. Il trasferimento avviene a quindici chilometri dall’attuale sede, quindi non ci resta che monitorare con attenzione tutto il processo. Rimane però l’amaro in bocca perché il territorio perde un’azienda importante e storica, e si porta via i posti di lavoro. Per giunta la beffa è che, secondo quanto spiegato dall’azienda, il tutto accade perché San Colombano ricade sotto la provincia di Milano».

Per ora nulla si sa sul futuro dell’attuale magazzino di San Colombano, per quale attività eventualmente sarà riconvertito e in che tempi.

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