Risse della Pergola, tre i denunciati

I responsabili delle aggressioni sono giovanissimi dell’Est

Due violente aggressioni nel giro di un mese, due ragazzi pestati a sangue senza alcun motivo e finiti in ospedale con fratture al volto. Fra marzo e aprile la Pergola di San Martino è stata teatro di alcuni episodi di violenza che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e che hanno convinto, la settimana scorsa, il questore Paolo Pifarotti a decidere la chiusura per venti giorni della discoteca. Ora i carabinieri di Cavenago, al termine delle indagini seguite a quegli episodi, hanno identificato e denunciato tre dei responsabili (tutti stranieri dell’Est giovanissimi) per “lesioni aggravate in concorso”.

La prima rissa è della notte fra sabato 5 e domenica 6 marzo. Intorno all’una un 30enne lodigiano venne picchiato selvaggiamente, prima nella discoteca e poi nel piazzale esterno, fino al sottopasso, da diverse persone. All’origine, forse, una discussione banale, “infiammata” dall’abuso di alcol. Il giovane ha rimediato lesioni e fratture al volto, è stato ricoverato in ospedale e ha subìto persino un’operazione chirurgica ricostruttiva. Per quei fatti i militari hanno denunciato M.I. di 18 anni, nato in Russia e residente a Massalengo, e A.A., albanese di 22 anni residente a Caselle Lurani, entrambi incensurati. I “complici” invece non sono ancora stati identificati.

Un mese più tardi, il 24 aprile, una nuova aggressione. Protagonisti ancora i due giovani stranieri del 6 marzo, a cui si è aggiunto J.M. di 23 anni, albanese di Inverno Monteleone (Pavia) con precedenti per droga, e altre persone ancora sconosciute. Nel loro mirino è finito un 27enne lodigiano, che intorno alle due della notte fra sabato 23 e domenica 24 era andato alla Pergola solo per prendere le proprie sorelle e riportarle a casa. Il pestaggio, avvenuto ancora una volta senza nessun motivo evidente, gli ha procurato lesioni con oltre 30 giorni di prognosi e diversi punti di sutura al volto.

Davide Cagnola

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