(Ore 19 e 25) Ha lo sguardo assente di chi ha perso tutto Ashraf, 49 anni, un operaio agricolo di origine egiziana che stamani, prima dell’alba, in meno di un’ora ha visto sparire nelle fiamme della sua casa, in una cascina nel Lodigiano, la moglie e tre dei suoi quattro figli. Quasi tutta la sua famiglia, di certo tutta la sua vita.
«Ho perso tutto», ha detto con il viso stravolto di chi ha provato a lottare tra le fiamme e le macerie arroventate per salvare i suoi cari, ma senza riuscirci. Nell’abitazione, infatti, una porzione di cascina che ospita i lavoratori di un’azienda agricola a Salerano sul Lambro, un paese di tremila abitanti, sono rimasti i corpi della moglie, di due dei suoi tre figli maschi, e della figlia. Quelli dei tre ragazzi sono stati recuperati subito, mentre quello della moglie è stato individuato dai vigili del fuoco al primo piano della struttura, semisepolto dalle macerie del tetto crollato. Si tratta di Makhlouf Ragab, egiziana di 43 anni, cittadina italiana, e dei suoi figli Rami, Amrò e Hadir, rispettivamente di 16, 12 e 19 anni. Il quarto figlio, che si chiama Islam e ha 18 anni, si è invece salvato scappando da una finestra che dà sul retro dell’abitazione. Subito è corso a chiamare il padre, Ashraf Mohamed Abdel Raman, nato in Arabia Saudita ma di cittadinanza egiziana, e da anni anche italiana.
Sono le sei del mattino: il capofamiglia si trova a poche decine di metri, nella stalla, dove dalle 3 si occupa del suo lavoro quotidiano, la mungitura automatizzata delle vacche dell’azienda agricola, la Cascina Vistarina, una dimora storica nota anche per ospitare un Museo del Presepe molto apprezzato in provincia. Insieme al figlio cerca disperatamente di entrare nella casa ma le fiamme si sviluppano troppo rapidamente, e in poche decine di minuti, dopo aver intossicato la donna e i ragazzi, avviluppano tutta la casa, e lo obbligano a desistere.
Il rogo, secondo gli accertamenti dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Lodi, è partito da una stufa al piano terra (l’appartamento aveva però un impianto di riscaldamento a metano) e tramite la canna fumaria ha raggiunto il tetto. Ashraf, la faccia barbuta ancora annerita dal fumo, stamani si tormentava circondato dai suoi amici, che cercavano di confortarlo: «Sentivo mia figlia chiedere aiuto da dentro la casa - ha raccontato - ma non sono riuscito a salvarla».
«La famiglia egiziana è arrivata in Italia da trent’anni - spiega il proprietario della cascina - e dal 2004 Ashraf era arrivato a lavorare qui... Con lui e con la sua famiglia ci siamo sempre trovati veramente bene. Mai uno screzio». «Una famiglia solare, che si era integrata bene in Italia», spiega un’amica. Islam, il figlio che si è salvato, faceva il meccanico in zona, Rami frequentava il liceo Scientifico, Hadir il turistico a Lodi e Amro frequentava le scuole medie nella vicina Caselle Lurani (Lodi). Ora il padre, con l’unico figlio rimasto, medita di tornare in Egitto. «Ho fatto una vita di sacrifici, e per cosa? - ha detto agli amici - Solo per la famiglia e miei i figli, che ora non ci sono più. Cosa rimango a fare? Non ho più niente per cui lottare».
(Ore 15 e 45) Il rogo in cui stamani hanno perso la vita una mamma e tre figli ha risparmiato una preziosa collezione ospitata nella cascina dove è divampato l’incendio, una esclusiva raccolta di diorami e presepi che ogni anno nel periodo di Natale attirano centinaia di turisti.
«Il mondo nel Presepio» è un museo permanente allestito nel vasto fienile dell’Azienda Agricola «La Vistarina» sulla strada provinciale n. 17 (che da Sant’Angelo Lodigiano porta a Melegnano) e ubicata nel comune di Salerano sul Lambro.
La ricca collezione privata, che raccoglie più di trecento presepi, è il frutto della passione e della ricerca sostenuta da Tino Cazzulani, il proprietario, che da più di trent’anni raccoglie presepi da tutto il mondo.
«Ammiri il presepio e visiti il mondo» suona infatti lo slogan del Museo - di cui è Direttore lo scrittore Achille Mascheroni, autore anche della maggior parte delle scenografie - che permette di scoprire gli usi, i costumi, i paesaggi e i prodotti delle diverse nazioni attraverso la rappresentazione della Natività. Nella Sala Rodriguez ( la stalla sotto il fienile ) si possono ammirare gli splendidi diorami sulla vita di Gesù, opera del Gruppo Presepisti della cascina Vistarina.
(Ore 15 e 05) Arrivano i primi messaggi di cordoglio da parte delle istituzioni. «Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Salerano sul Lambro in rappresentanza di tutta la comunità, si uniscono al dolore del padre Ashraf Mohamed Abdel Raman, per la perdita della moglie e di tre figli, morti tragicamente nell’incendio scoppiato nella propria abitazione» si legge in una nota ufficiale diramata dal sindaco Stefania Marcolini. Arrivano anche le parole del presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. «Sono rimasto attonito nell’apprendere che a causa di un rogo divampato in una cascina a Salerano al Lambro siano morti tre bambini e la loro madre – ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà -. Desidero, in tal senso, rivolgere, anche a nome dei cittadini del Milanese, il mio più sentito cordoglio alla famiglia, certamente scossa da un’immane tragedia. Se davvero, come risulta dei primi rilievi, sarà accreditata l’ipotesi del malfunzionamento di una stufa a legna, sarà necessario porre, con maggiore forza, la questione-sicurezza tra le mura domestiche. È, infatti, inaccettabile che, oggi, possano accadere incidenti simili capaci di distruggere la vita di quattro persone innocenti. Esprimo la mia affettuosa solidarietà all’amico Pietro Foroni, all’intera comunità lodigiana e a quella egiziana anch’essa colpita dalla disgrazia».
(Ore 14 e 45) É distrutto dal dolore il padre dei tre ragazzi di origine egiziana che insieme alla loro madre, stamani all’alba, a Salerano sul Lambro hanno trovato la morte nell’incendio della loro abitazione. «Sentivo mia figlia chiedere aiuto da dentro la casa - ha detto il padre, di 49 anni - non sono riuscito a salvarla». L’uomo, nato in Arabia Saudita ma con cittadinanza egiziana e italiana, non pensa ad altro che a rientrare in patria: «Non ho più niente per cui lottare qui».
(Ore 14 e 30) Secono i primi accertamenti delle forze dell’ordine le fiamme sono state causate da un malfunzionamento della canna fumaria collegata a una stufa a legna: lo sostengono i carabinieri della Compagnia di Lodi in una nota ufficiale appena diramata alla stampa. A facilitare il propagarsi del rogo poi il rivestimento in legno del soffitt.
(Ore 11 e 45) La donna dispersa all’interno della cascina andata in fiamme aveva 43 anni, era da tempo con la famiglia in Italia e insieme al marito aveva già vissuto in un’altra cascina in provincia di Milano prima di trasferirsi a Salerano alla Vistarina.
(Ore 11) A dare l’allarme è stato l’unico dei figli a uscire dall’abitazione e a sopravvivere alla tragedia, il secondogenito 18enne che è riuscito ad abbandonare i locali ormai in fiamme e a raggiungere il padre per informarlo dell’accaduto. Intanto i vigili del fuoco fanno sapere che il corpo della madre è stato localizzato ma non ancora recuperato, anche perché parte dell’abitazione è crollata. Il fumo che si alza dal complesso della cascina Vistarina (foto Ronsivalle - Il Cittadino)
(Ore 10 e 50) I vigili del fuoco confermano che l’incendio si è propagato dal camino verso la copertura del tetto, che è bruciata nel giro di pochi minuti. I pompieri di Lodi sono ancora sul posto, mentre la notizia della tragedia si è diffusa in tutto il territorio suscitando corgoglio e sgomento. I figli della coppia di lavoratori egiziani avevano venti, sedici e dodici anni.
(Ore 10 e 35) Il corpo della madre sarebbe stato ritrovato poco fa nel solaio della casa semidistrutta dal violento incendio.
(ore 10 e 30) Le fiamme sono divampate poco dopo le 5 di questa mattina, probabilmente per un malfunzionamento della canna fumaria della caldaia: in pochi istanti hanno aggredito i locali dove stavano dormendo la donna con i suoi tre figli minorenni, mentre il padre si trovava all’esterno dove aveva già iniziato a lavorare.
(ore 10 e 20) Sul posto soccorritori del 118, vigili del fuoco e carabinieri: per la madre e i suoi tre figli non c’è stato nulla da fare, le fiamme e il fumo non hanno dato scampo. L’incendio è scoppiato all’interno della cascina Vistarina di Salerano, nota in tutta la Lombardia perché sede di una famosa raccolta di oltre 400 presepi provenienti da tutto il mondo ed esposti nel vasto fienile e nel locale sottostante. La scena della tragedia di Salerano, vigili del fuoco e soccorritori sull’aia della grande cascina (foto Boni - Il Cittadino)
(Ore 10) L’incendio è partito dalla canna fumaria e ha attaccato il tetto in legno della struttura: i tre figli, due maschi e una femmina, non hanno avuto scampo e sono stati trovati senza vita vicino a una finestra, dove probabilmente stavano cercando disperatamente una via di fuga. I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per cercare il corpo della madre all’interno dell’abitazione. Si sono salvati il padre e il figlio 18enne che si trovavano all’esterno dell’abitazione. La famiglia coinvolta è di origine egiziana. I vigili del fuoco mentre cercano di spegnere l’incendio scoppiato alla cascina Vistarina di Salerano (foto Il Cittadino)
(Ore 9.30) Tragico incendio in una cascina di Salerano durante la notte, quattro persone hanno perso la vita. Le fiamme sono divampate all’interno del complesso della cascina Vistarina, dove a causa del rogo si è verificato anche un crollo. Le vittime sono la madre e i tre figli minorenni, sorpresi dalle fiamme durante il sonno. Gli aggiornamenti in diretta sul nostro sito.
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