SAN COLOMBANO I cinghiali devastano la collina, presi di mira orti e coltivazioni

Il mais viene tagliato in pianura e gli animali si muovono alla ricerca di sostentamento lasciando i campi

La terra rivoltata come se fosse stata arata da un erpice, ma il piccolo orto in collina è stato solo visitato dai cinghiali che l’hanno completamente distrutto. Con il taglio del mais in pianura, i cinghiali tornano a muoversi in prevalenza sulla collina nella zona di San Colombano, e come tutti gli anni scattano le prime segnalazioni di devastazione. Questa volta è toccato alla vallata che si apre sulla strada dei Boschi tra San Colombano e Graffignana.

Nel piccolo orto crescevano verze e altri ortaggi, le piantine adagiate sul telo plastificato da pacciamatura, sotto il quale riposava un abbondante strato di concime naturale. E forse proprio l’odore del concime ha attirato i cinghiali, almeno 3 o 4, che sono entrati nel pezzetto di terreno, aperto nel campo collinare, e hanno cominciato a mettere il muso sotto terra, spostando e rovesciando le zolle alla ricerca di radici, vermi e larve. L’irruenza degli ungulati è stata tale da sollevare il telo e rivoltarlo, ovviamente distruggendo tutti gli ortaggi in crescita. Un danno non nuovo in collina, dove segnalazioni del genere arrivano ormai da anni, soprattutto in primavera e all’inizio dell’autunno. A dare l’allarme sono stati gli stessi proprietari dell’orto, sconfortati dalla distruzione e preoccupati da ulteriori passaggi nelle aree coltivate che non sono state toccate.

«Ma è difficile da dire se torneranno, il cinghiale non è un animale troppo abitudinario e probabilmente si tratta di esemplari di passaggio, almeno 3 o 4 - dice Pier Borella, presidente del Parco della Collina, attivato dagli agricoltori -. In estate di solito i cinghiali scendono nelle zone di pianura e stanno nascosti anche in mezzo ai campi con il mais alto. In questo periodo, in molti campi il mais è già stato tagliato, in altri sono in corso le operazioni di raccolta e dunque gli animali sono più disturbati. Per questo tendono a risalire verso la collina, dove trovano ancora zone a incolto o boschi dove nascondersi. E nell’andirivieni, con il loro fiuto eccezionale, fanno danni alla ricerca di cibo facile. Ormai ci conviviamo da anni, ma i cinghiali in collina restano numerosi».

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