San Colombano, narcotizzati e derubati

Il raid fra domenica e lunedì, il blitz è stato scoperto solo alla mattina, quando le due vittime si sono svegliate accusando un forte mal di testa e nausea

Li narcotizzano a letto e rubano contanti e ori, poi si fermano in cucina ad assaporare un salame cacciatore nostrano: ladri buongustai in azione in una villetta di una stecca di abitazioni a schiera, in zona Boccaccio, la notte tra domenica e lunedì. Il furto è stato scoperto lunedì mattina poco prima delle 6,30. Mal di testa e nausea per i coniugi derubati, che hanno dormito profondamente per tutto il tempo della razzia. «Non sappiamo se ci hanno effettivamente narcotizzato o meno, ma mi sono svegliata con nausea e mal di testa, e mi è rimasta per tutto il giorno», dice la donna. Il marito le fa eco: «È difficile che dorma per una notte intera senza mai svegliarmi, ma proprio quella volta invece ho avuto un sonno profondo. È molto strano».

Proprio l’uomo, un settantenne banino, ha scoperto il furto al mattino presto. Lo racconta ancora come lo vivesse in diretta. «Mi sono svegliato presto perché dovevo andare a pescare, e proprio sul mobile all’ingresso avevo lasciato la sera prima i soldi che avevo in tasca, 250 euro e alcune monete - dice l’uomo -. Le monete erano al loro posto, i soldi di carta invece no. Ho capito allora che qualcosa non andava, mi sono guardato attorno e ho visto cassetti e mobili aperti, e ho capito». I ladri hanno cercato di forzare la porta d’ingresso senza successo perché rinforzata con catenacci aggiuntivi. A quel punto si sono spostati sul retro, sono scesi al livello della lavanderia e hanno tolto svitandola la plastica sagomata che serve per coprire le prese d’aria nel muro. Hanno fatto passare un braccio e hanno aperto la porta dall’interno. Una volta saliti in casa, sono andati probabilmente al secondo piano, dove c’è la camera da letto. Forse hanno narcotizzato i signori, di certo hanno aperto un cassetto del comodino di fianco al letto della signora. Poi sono andati in bagno a frugare. Dopo il bottino di una collana di perle, la fede e altri ori, sono scesi al piano inferiore, dove hanno arraffato i soldi sul mobile d’ingresso e hanno aperto cassetti e mobili alla ricerca di altri contanti o ori. Poi, non contenti del bottino, si sono diretti in cucina e qui hanno cambiato obiettivo: hanno mangiato sul posto un salamino nostrano lasciando la pelle sul tavolo e hanno portato via un bottiglione da 2 litri di Coca Cola. Anche al piano inferiore avevano frugato tra i viveri lasciando poi aperti frigorifero e freezer di riserva. Per uscire infine hanno allungato al massimo una scala allungabile, l’hanno piazzata sul balcone della porta finestra del retro appoggiandola sulla siepe a qualche metro di distanza e l’hanno usata come un ponte.

«Ancora adesso facciamo fatica a crederci - dicono i coniugi -. È tutto così strano. Ci hanno portato via un certo valore in ori, ma soprattutto ci hanno portato via ricordi della nostra vita. Poi hanno frugato dappertutto, si sono messi a mangiare al nostro tavolo. Tutto senza che noi sentissimo nulla. Proprio questo, insieme al mal di testa e alla nausea, ci fa pensare di essere stati addormentati in qualche modo. Alla fine, l’importante di questi tempi è che non sia successo nulla a noi, ma dispiace e fa rabbia subire un furto così».

Andrea Bagatta

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