Cronaca / Centro Lodigiano
Venerdì 09 Ottobre 2020
SAN COLOMBANO Un quartiere ostaggio dei ragazzini “terribili”
Vandalismi e prevaricazioni nella zona Piantada e Madonna del latte
Andrea Bagatta
Un quartiere ostaggio di una banda di ragazzini terribili, minorenni a piedi e in bicicletta che invadono la strada discutendo con gli automobilisti, usano e rompono i giochi del parco destinati ai bambini piccoli, imbrattano e sporcano l’area verde pubblica e i giardini privati. E forse compiono anche qualche vandalismo deliberato. Si sono moltiplicate in questi giorni a San Colombano le segnalazioni di adulti che si lamentano nella zona Piantada e Madonna del latte di aver litigato con questa banda di giovanissimi, una ventina di ragazzini tra i 12 e i 16 anni. Il problema però va avanti da tutta estate, e non riguarda solo quell’area del paese. Le segnalazioni si assomigliano tutte.
C’è chi si è lamentato dei ragazzini perché buttavano carte e contenitori di cibo dentro il giardino privato, chi li ha ripresi perché stazionavano sui giochi destinati ai piccolissimi, rischiando di romperli, chi addirittura in auto o in moto si è dovuto fermare perché occupavano tutta la carreggiata a parlare o giocare, senza spostarsi all’arrivo del mezzo. In un caso addirittura simulando di lanciarsi sotto. E la coda di questi episodi è ancora più preoccupante: ai rimproveri e alle discussioni sono spesso seguiti insulti e in qualche caso minacce. L’area dove si ritrovano è perlopiù la zona della Madonna del latte, nelle vie comprese tra il piccolo supermercato di quartiere dove i ragazzini si riforniscono di patatine e coca cola e il grande parchetto per bambini dove stazionano il resto del tempo. Ma già in estate un gruppetto di questi giovanissimi, all’incrocio tra via Garibaldi e via Faccini, in bicicletta aveva provocato la caduta di un uomo anziano, anch’egli in bici. Un piccolo incidente innocuo, ma condito da risate e da una fuga a tutta velocità invece che dall’aiuto aspettato.Polizia locale e carabinieri sono informati dei fatti, ma alla fine hanno le mani legate: al loro arrivo, i ragazzi assumono un atteggiamento normale e collaborativo, e a stare insieme non si commette reato.
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