Lo scandalo del San Raffaele, per il gip Pierangelo Daccò deve restare in carcere: è stata infatti rigettata l’istanza presentata dal difensore dell’imprenditore santangiolino, coinvolto con le accuse di associazione per delinquere e concorso in bancarotta nell’inchiesta sul dissesto finanziario del San Raffaele, di essere trasferito dal carcere agli arresti domiciliari.
Daccò era stato fermato il 16 novembre per concorso in bancarotta e il 13 dicembre era stato raggiunto in carcere da una nuova ordinanza di custodia cautelare anche per associazione per delinquere.
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