Sant’Angelo: arresti domiciliari dopo la maxi rissa in viale Montegrappa

Gli indagati sono russi e ucraini e vivono tra Caselle Lurani, Melegnano e Cura Carpignano. Un 24enne in prognosi riservata per lesioni cerebrali, la polizia sequestra anche un’ascia

Il tribunale di Lodi ha mandato agli arresti domiciliari, anche perché non avevano precedenti penali, i tre romeni di 24, 28 e 42 anni arrestati dai poliziotti delle volanti della questura di Lodi la notte scorsa per l’accusa di aver partecipato alla rissa aggravata che ha coinvolto una decina di persone in viale Montegrappa a Sant’Angelo Lodigiano, all’esterno e anche all’interno di un bar. Il titolare a un certo punto ha anche chiuso la serranda trattenendo all’interno i componenti di una delle fazioni e separandoli di fatto dai rivali, evitando così che la situazione degenerasse ulteriormente. Pesanti i danni al locale, tra arredi rovinati, merce dispersa e bottiglie rotte. Gli arrestati abitano tra Caselle Lurani, padre e figlio, e Melegnano, un loro amico. Indagati a piede libero per la medesima accusa di rissa aggravata due ucraini di 51 e 24 anni, anche loro padre e figlio, residenti a Calignano di Cura Carpignano (Pavia). Il più giovane è ricoverato con prognosi riservata per un ematoma cerebrale. I poliziotti hanno sequestrato una livella da muratore e un’ascia usate come armi improprie durante la rissa, che ha visto anche l’impiego di sedie e tavolini del bar e di un bastone di ferro che non è stato per ora ritrovato. Il processo proseguirà tra un mese, le indagini della polizia proseguono per identificare altri corresponsabili. Tutto sarebbe cominciato da una vecchia rivalità tra il 24enne romeno e il coetaneo ucraino che ha avuto la peggio ma nessuno ha voluto rivelare al giudice e al pm per quale motivo ci fosse tanta acredine. “Una violenza, una cattiveria che non avevo mai visto”, secondo il racconto di un esponente delle forze dell’ordine intervenuto domenica sera.

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