Cronaca / Centro Lodigiano
Mercoledì 13 Luglio 2022
Sant’Angelo, è polemica sui fondi “tagliati” per il Grest
L’accordo fra oratori e Comune prevedeva un contributo di 40mila euro, ne sono arrivati 10mila
Fondi per il Grest prima previsti ma poi non arrivati e sostegni per i disabili non assegnati, a Sant’Angelo scoppia la polemica. E a dare il via al dibattito, sfociato anche in campo politico, è stato quanto pubblicato sulle pagine de “La Cordata” , il mensile della parrocchia dei Santi Antonio abate e Francesca Cabrini. Ad essere reso noto in questi giorni è che dopo Pasqua, un incontro con il sindaco Maurizio Villa e l’assessore alle politiche sociali Domenico Beccaria aveva portato ad un accordo per un finanziamento di 40mila euro per i Grest, da prolungare sino a metà luglio con la messa poi a disposizione di alcuni ambienti per il Cre. Fondi derivanti per 10 mila euro dall’Azienda speciale ai servizi comunali e i restanti 30mila da stanziamenti arrivati a seguito dello scoppio della pandemia. Proposta accettata dagli oratori, con la richiesta poi di un inserimento dei disabili grazie ai finanziamenti regionali appositi (misura B2). «Dopo che la proposta Grest è stata pubblicata, l’assessore ha convocato i responsabili dei due oratori, comunicando loro che i fondi Covid non potevano più essere spesi», si legge. I problemi arrivano anche per la gestione dei 14 disabili (una dozzina al San Rocco e i restanti al San Luigi seguiti da educatori de “L’Alveare”). «Ci viene comunicato dai servizi sociali che pochissimi di loro hanno potuto ricevere la misura B2 - prosegue la pubblicazione -. Teoricamente, avremmo dovuto interrompere il servizio verso i disabili». Copertura dei costi che arriva grazie agli oratori e alla cooperativa. Quanto scritto ha fatto subito il giro della città, con l’assessore Domenico Beccaria che ha subito puntualizzato alcuni aspetti. «Come amministrazione abbiamo sempre sostenuto i Grest – ricorda -. Nel 2020 abbiamo stanziato 112mila euro, nel 2021 180mila, rimanendo vicini alle famiglie per l’abbassamento delle tariffe. Purtroppo per i 30mila euro abbiamo avuto comunicazione di non poterli utilizzare come abbiamo spiegato. Ricordiamo che comunque i 10mila euro dell’Assc sono sempre di derivazione comunale e con la direzione della piscina abbiamo interloquito per una scontistica». Per quanto riguarda invece i disabili, «non tutte le proposte erano state accettate e per altre parliamo di un mancato raccordo operativo. Siamo sempre stati attenti a queste tematiche e continueremo a farlo, impegnandoci per il prossimo anno a mettere a disposizione più fondi perché con le mani in mano non rimaniamo».
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