Sant’Angelo, giorni contati per il sindaco

La maggioranza ha traballato sul bilancio e Villa detta l’ultimatum

Questa è una settimana decisiva per il futuro dell’amministrazione del sindaco Maurizio Villa a Sant’Angelo Lodigiano. Le dichiarazioni del primo cittadino al termine del consiglio comunale di venerdì hanno avuto una vasta eco in città. «Incontrerò le segreterie politiche e poi deciderò se dimettermi» aveva detto il primo cittadino al termine di una convulsa assise. La discussione sul bilancio ha creato una spaccatura che covava sotto la brace da tempo. Da diversi mesi, visto che già in estate non erano mancati gli scontri tra gli esponenti di “Sant’Angelo Nostra”, Giuseppe Carlin e Rosita Sali, e la giunta. A questo si aggiunge poi la frizione di lungo corso con l’indipendente Eugenio Carriglio. A settembre, quando si erano registrate le ultime pubbliche fiammate polemiche, la coalizione dei partiti di centrodestra tramite i capigruppo aveva però confermato la presenza di una maggioranza in consiglio ben salda. «Una maggioranza nei numeri c’è, ma effettivamente non esiste più» ha detto invece Villa venerdì. Perché uno scarto di un voto sul bilancio, con tre contrarietà nell’alveo della maggioranza, non possono portare di certo sicurezza e stabilità. Il colpo di scena però appunto al termine dell’intervento del primo cittadino, con la paventata possibilità di dimissioni che potrebbero già arrivare al termine di questa settimana.

Intanto l’opposizione “Voltiamo Pagina” dice di non aver provato nessuno stupore per quanto sta accadendo e annuncia che il gruppo di centrosinistra c’è e ci sarà se si dovrà tornare alle urne. «Torniamo a dire quanto già detto, che quanto sta accendo non ci stupisce – spiega il capogruppo Omar Damiani, dopo aver riflettuto con il suo gruppo -. Riavvolgendo il nastro, già nella campagna elettorale del 2021 dicevamo che non c’era alcuna unione nell’attuale maggioranza. L’unico loro punto comune era quello di voler governare la città che però, evidentemente, non può bastare». Crepe che più volte sono state fatte notare dal gruppo di minoranza: «Le avvisaglie nel corso dei mesi ci sono sempre state – aggiunge Damiani, sfidante di Villa nel 2021 -. Come opposizione, e io in prima persona come capogruppo, è stato difficile lavorare. Anche sottovalutata è stata la scelta dell’elezione del presidente del consiglio, una figura nominata all’interno della loro coalizione, non necessaria visto il numero di abitanti di Sant’Angelo, e che non è servita nel far quadrare le cose dentro e fuori il consiglio. Tutto si è quindi tradotto in una maggioranza frammentata, divisa, frazionaria, che ha sempre faticato a fare qualcosa». Non c’è così nessuna sorpresa se si è arrivati ad un possibile nuovo commissariamento dopo quello del 2016, proprio prima dell’elezione di Villa. Un dato, nel mare d’incertezza attuale, è certo. In caso di chiamata alle urne “Voltiamo Pagina” è pronta.

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