
L’intervento è stato avviato previo scambio di comunicazioni con il Comune di Sant’Angelo, che è ovviamente estraneo alla partita in quanto lo stabile è di proprietà privata. Palazzo Delmati si era però già occupato diverse volte, negli ultimi anni, delle condizioni di incuria in cui versa l’immobile. Il sindaco Domenico Crespi aveva ricevuto le segnalazioni dei cittadini, a cui aveva fatto seguito un’ordinanza di messa in sicurezza firmata dal primo cittadino. Il provvedimento aveva dato il via alla delimitazione - attraverso nastro di cantiere - di parte dell’ex deposito, sul quale poi erano stati effettuati interventi tampone. Ma la situazione più grave, di carattere strutturale, non è mai stata affrontata. Il rischio riguarda prevalentemente la copertura dello stabile, sulla quale dovrebbe concentrarsi la messa in sicurezza. Non solo, in questi giorni si sta provvedendo anche a ricoprire il perimetro esterno della struttura tramite barriere in legno, per evitare che in caso di crolli, cedimenti o distaccamento di parti di intonaco possano esserci problemi per pedoni e passanti. L’intervento di messa in sicurezza non dovrebbe prevedere, almeno al momento, l’abbattimento totale dell’edificio, che peraltro confina con alcune palazzine.
Difficile ipotizzare il riutilizzo dello stabile per le stesse funzioni a cui è stato adibito negli scorsi anni. La società Sila ha infatti interrotto il servizio e le tratte di sua competenza sono state attribuite ad altre società. A Sant’Angelo è subentrata la Star di Lodi, che già svolgeva il servizio Lodi-Pavia e che da Sila ha ereditato la linea che porta a San Donato Milanese. Star però non utilizza l’ex deposito Sila, ma ha preso in affitto un capannone presso la ex Samadoval di viale Zara, azienda metalmeccanica di produzione di aratri che ha lasciato libero il sito.
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