Sant’Angelo, spaccio e presenze sospette sul Mio Lungo: torna l’allarme

Il timore è che si tratti del mercato della droga

Spaccio e avvistamenti sospetti nelle campagne del Mio Lungo, ma nessuna presenza sembra collegare a occupazioni abusive a Belfuggito. A poco più di un anno dall’ultimo incendio, nella storica corte santangiolina sembra regnare la tranquillità. In attesa infatti che prendano il via le opere di bonifica rese possibili dal finanziamento da 1 milione e 300 mila euro ricevuto dall’allora amministrazione Villa da Regione Lombardia, la situazione a Belfuggito, salita più volte nell’ultimo decennio agli onori delle cronache per spaccio, aggressioni, recupero di refurtiva, arresti e rimpatri, sembra non essere più esplosiva.

Nei giorni scorsi alcuni santangiolini avevano lanciato un allarme alla vista di persone sospette non lontane dal Belfuggito: il timore era ovviamente quello che qualcuno stesse per tornare all’interno delle unità abitative, con tutte le criticità che ne conseguono e che ben sono conosciute alla città viste le decine tra incendi e operazioni di carabinieri e polizia effettuate negli ultimi anni. Presenze non riconducibili però a Belfuggito stando a quanto appreso, anche se non meno preoccupanti: perché infatti, come è noto, tra i boschi che collegano a Graffignana, Miradolo Terme e San Colombano è sempre fiorente il mercato dello spaccio. Quelli notati quindi sarebbero acquirenti e spacciatori pronti ad avvicinarsi a radure e fossati per comprare o vendere

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