Sant’Angelo, il virus ha toccato un residente ogni dieci

Primo esito dello screening che però ha coinvolto solo 300 persone su 13mila

L’appello è semplice e chiaro: «Uscite di casa il meno possibile ed evitate se non necessario». È il sindaco di Sant’Angelo Lodigiano Maurizio Villa a rivolgersi ai santangiolini alla luce dei nuovi numeri del diffondersi del contagio in città. «I cittadini al momento positivi sono 31, ma quindici giorni fa eravamo a zero - spiega il sindaco - : fortunatamente uno solo è ricoverato in ospedale, ma tanti oggi sono giovani. Lo scenario è completamente diverso rispetto alla primavera». Da qui l’invito ai santangiolini a usare la massima prudenza rivolto a tutti i cittadini. «Purtroppo i numeri ci dicono che il contagio si sta diffondendo anche nella nostra città e sempre più persone si stanno ammalando - spiega il sindaco - : il rischio non va assolutamente preso sotto gamba». Conclusa nei giorni scorsi anche l’indagine di screening sierologica avviata in via sperimentale da Regione Lombardia, Ats, Asst di Lodi in diversi comuni del Lodigiano, tra cui Sant’Angelo. A partecipare all’indagine, a Sant’Angelo, sono stati 300 cittadini e i prelievi si sono svolti mercoledì pomeriggio all’ospedale Delmati, sia per il test sierologico sia per il tampone, fatto contestualmente, ma analizzato solo in caso di positività. «Sui 300 test effettuati, 35 sono risultati positivi al sierologico e tutti i cittadini che hanno avuto un esito positivo sono stati poi contattati - spiega Villa - : non abbiamo però al momento nessun esito positivo ai tamponi di questi 35 esiti al sierologico». Nel dibattito pubblico è arrivata, nella giornata di sabato, anche la proposta di un tavolo istituzionale sul tema dell’emergenza da parte del gruppo “Sant’Angelo Nostra”, rappresentata in consiglio dal capogruppo Rosita Sali e dal consigliere Giuseppe Carlin. «Mi fa molto piacere questa proposta - ha chiuso il sindaco - e non è detto che non mi metta in contatto con i consiglieri di “Sant’Angelo Nostra” prossimamente per un confronto, a fronte della richiesta. Anche perché saranno diverse le decisioni da prendere nel prossimo futuro».

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