Scritte sui muri, pronte le telecamere

A San Colombano i vandali tornano a colpire nel fine settimana

Scritte sui muri per le vie di San Colombano: i vandali tornano a colpire nel fine settimana ma l’amministrazione comunale già pensa a come arginare il fenomeno con un sistema di videosorveglianza. Entro l’estate il via alle prime telecamere.

Le scritte, con problemi di ortografia e correzioni, riportate nello slang giovanile che mischia numeri e parole, improbabili anglicismi e italianissimi errori, sono comparse come funghi sabato e domenica mattina in alcune vie del centro, la stretta che conduce da piazzetta dei Caduti a corso Mazzini, la vicina via Cavour, via Riccardi, in quest’ultimo caso sul tratto intonacato di un muro laterale portante dell’ex oratorio quattrocentesco di via Azzi. Qua e là, lungo le stesse vie, alcuni segni tribali, frecce e cerchi, segnavano dei rimandi tra un luogo e l’altro, quasi si fosse trattato di un preciso percorso di imbrattamento per le vie cittadine.

«Purtroppo il fenomeno non è nuovo, e non si può fare molto - spiega l’assessore alla sicurezza Marco Quintini -. Chiediamo la collaborazione di tutti i cittadini, perché si può intervenire soltanto se questi vandali sono colti sul fatto: se vedono qualcuno che commette questi atti chiamino la polizia locale o i carabinieri. In passato è capitato di individuare responsabili certi, e abbiamo preferito dare loro una lezione di civiltà costringendoli a pulire».

Il paese purtroppo non è nuovo a questo tipo di situazioni, che si sono intensificate negli ultimi due o tre anni. L’estate scorsa un gruppo di ragazzini d’età compresa tra i 13 e i 16 anni era stato individuato e identificato con certezza per l’imbrattamento di alcune mura del castello Belgioioso. L’amministrazione aveva scelto allora la strada della pulizia, avvertendo le famiglie e coinvolgendole in un’operazione che, si spera, sia stata anche educativa. Altre volte però non è andata così, e diverse scritte sono comparse lungo mura private, per esempio in via Steffenini, in prossimità della scuola media. Anche per questo l’amministrazione ha già deciso di imboccare la strada della videosorveglianza come deterrente e supporto fondamentale per la repressione della microcriminalità ma anche e soprattutto dei piccoli atti di vandalismo come questi. A bilancio di previsione sono stati stanziati 15 mila euro e i primi preventivi sono già arrivati in comune. «Partiremo sicuramente dal castello, che è l’area in cui più frequentemente abbiamo segnalazione di vandalismi e disturbo della quiete pubblica, e per l’estate saremo operativi - afferma Quintini -. Tuttavia vogliamo costruire un sistema modulare, andando di anno in anno a prevedere una certa cifra a bilancio per comprare e installare nuove telecamere. In questo modo contiamo nel giro di qualche anno di aver coperto almeno le zone più sensibili del paese, in chiave di prevenzione per la sicurezza contro la microcriminalità ma anche per difenderci da questi piccoli vandalismi di cui è tanto difficile individuare i responsabili per reprimerli».

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