Cronaca / Centro Lodigiano
Mercoledì 23 Dicembre 2020
Scuola, Lodi Vecchio non rinuncia ai servizi per gli studenti
Presentato il piano per il diritto allo studio che vale 681mila euro
Una finestra pomeridiana con il pranzo e lo studio assistito, per gli studenti delle scuole medie, nato da una sperimentazione lo scorso anno e diventato realtà anche nell’anno segnato dal Covid. Niente pre e post scuola per la scuola dell’infanzia e delle primaria e trasporto, attivo dallo scorso 23 novembre. In numeri, il piano per il diritto della città di Lodi Vecchio, parla di 681 mila euro di impegni complessivi, di cui 315 mila euro a carico del Comune. Dietro i numeri, però, ci sono tutti gli sforzi inediti e le sfide di un anno fatto di incognite. «La pandemia da Covid-19 ha messo a dura prova il settore scuole fin dalla metà dello scorso anno scolastico - sottolinea il vicesindaco Debora Cremonesi, anche assessore con delega all’istruzione - : in un momento storico come questo, quest’amministrazione intende comunque sostenere tutte le attività indispensabili per permettere agli studenti di affrontare in piena serenità il percorso educativo e culturale, garantendo oggi più che mai il loro diritto allo studio». Un piano che tiene conto delle esigenza di tutta la popolazione scolastica - 140 gli allievi della scuola dell’infanzia statale, 392 della primaria e 200 della secondaria, a cui si aggiungono i 96 iscritti alla scuola dell’infanzia parrocchiale - che ha richiesto sforzi importanti per il rientro in sicurezza, predisposti in un continuo confronto tra Comune e istituzioni scolastiche. Dall’acquisto di nuovi arredi - come i separè con personaggi di fantasia per il refettorio e i cancellini colorati per il giardino della scuola dell’infanzia - all’organizzazione scaglionata di ingressi e uscite e la predisposizione di tutte la segnaletica di emergenza. «Considerato la normativa per il contenimento del contagio e le regole di distanziamento, l’amministrazione ha ritenuto di non attivare il servizio di pre e post scuola per le scuole dell’infanzia e primaria per tutelare maggiormente gli alunni, evitando quindi di unire ragazzi di classi diverse, diminuendo così il rischio contagio» ha chiarito l’assessore. Una scelta differente è stata fatta per la scuola media, dove si è riproposto lo studio assistito con la cooperativa Famiglia Nuova. «Un altro importante servizio, che ha richiesto molto impegno dal punto di vista organizzativo è stato quello del trasporto alunni - spiega Cremonesi - : è sempre stato un servizio sartoriale e di grande ausilio alle famiglie e fin dall’estate ci siamo adoperati per trovare la soluzione più idonea. Abbiamo provveduto ad acquistare il mezzo di 40 posti, rinnovato e collaudato e a mantenere la collaborazione con la società Cerri che da anni svolge il servizio. La capienza ad oggi è ancora ridotta, viene eseguito il triage prima della salita sul mezzo e giornalmente viene sanificato»
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