Sei lodigiani denunciati per la rissa

Sei lodigiani denunciati per una maxi rissa scoppiata due mesi fa nel Pavese. Si sono concluse le indagini dei carabinieri scattate subito dopo la “scazzottata” dello scorso aprile sul piazzale del locale “Dea Bendata” di Corteolona. Si affrontarono due gruppi di amici, dieci persone, tutte romene e con un’età compresa fra i 17 e i 32 anni, quattro provenienti da Miradolo e sei residenti appunto nel Lodigiano. In particolare a Sant’Angelo Lodigiano, Salerano sul Lambro, Caselle Lurani e Tavazzano.

Ci fu una scazzottata in piena regola. Tutto ebbe inizio all’interno del locale, dove c’era stata una prima discussione sembra per qualche apprezzamento troppo “pesante” nei confronti di alcune ragazze.

Gli animi si sono subito scaldati, anche perché molti erano già ubriachi, e così sono volati i primi spintoni e insulti. A quel punto i ragazzi sono stati invitati ad uscire e così, sul piazzale, c’è stata la rissa vera e propria. Ovvero calci e pugni a non finire sferrati da una parte e dall’altra, fino all’arrivo dei carabinieri, chiamati da altri clienti e dagli stessi gestori.

Quando i carabinieri sono arrivati sul posto i contendenti si erano già allontanati. Alcuni di loro erano feriti e avevano anche perso sangue, ma avevano comunque preferito evitare guai con la giustizia e far perdere le loro tracce. Pensavano forse di averla fatta franca, invece i carabinieri si sono messi subito al lavoro. Hanno interrogato alcuni testimoni, presenti quella notte, risalendo alle prime identità delle persone fuggite. Utili anche le immagini registrate dalle telecamere interne al “Dea Bendata”, che avevano ripreso l’inizio della zuffa.

Così nel giro di poche settimane tutti i ragazzi che avevano partecipato alla maxi rissa sono stati identificati. Si trattava di dieci persone in tutto, quattro di Miradolo (nel Pavese) e sei del Lodigiano. I carabinieri hanno informato la magistratura, poi sono scattate le denunce.

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