Cronaca / Centro Lodigiano
Lunedì 19 Novembre 2012
Seminano il panico per 30 chilometri
Inseguiti da San Donato, arrestati a Sant’Angelo
Trenta chilometri a tutta velocità, dalla Paullese alla Cerca, finendo sulle strade del Lodigiano. Due marocchini su una Renault Clio, hanno seminato il panico sabato pomeriggio sulle strade per sfuggire ai carabinieri che li avevano intercettati a San Donato. Ma alla fine sono rimasti intrappolati in una strada a fondo chiuso, a Sant’Angelo, ironia della sorte proprio dove abita uno dei due fuggitivi. Hanno cercato di dileguarsi a piedi, picchiando anche i carabinieri, ma sono stati costretti a cedere alle manette per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Dalla macchina in corsa, sarebbe stato buttato anche un pacchetto sospetto, che però non è stato recuperato. Visti i precedenti per reati di spaccio del più “anziano” dei due, il 35enne di Sant’Angelo, tutto lascia presupporre che si tratti di droga e che per questo sia nata la pericolosissima fuga a 150 chilometri orari. Il più giovane, 20 anni, residente a Castel San Giovanni, potrebbe essere il suo “aiutante”. Ma al momento queste ipotesi saranno frutto di ulteriori indagini. La cosa certa al momento è che la Clio con i due a bordo era stata avvistata nella zona di piazza Tevere, un luogo noto per il consumo di cocaina ed eroina, a fronte di una presenza massiccia di pusher nordafricani. L’auto dei carabinieri della stazione di San Donato era là per quel motivo, ma è intervenuta quando ha visto l’auto con i due marocchini a bordo imboccare contromano una via a senso unico. La pattuglia si è messa dunque in moto per contestare un’infrazione al codice della strada, ha raggiunto la Clio e imposto l’alt, ma invece di frenare il conducente ha dato gas ed è iniziato l’inseguimento. Il traffico intenso, la guida spericolata degli stranieri, ha rischiato più volte di causare pericolosi incidenti. Tanto che la pattuglia ha chiesto il supporto dell’aliquota radiomobile e un’altra auto si è dovuta fermare ad un incrocio per evitare pericoli. La corsa a folle velocità si è protratta verso Melegnano, dove sopra il cavalcavia, dalla Clio è stato gettato un involucro che si è perso tra i rovi. Recuperarlo sarebbe stato impossibile, così i carabinieri sono rimasti incollati ai fuggitivi che si sono persi in una strada cieca a Sant’Angelo. Qui hanno spento il motore per continuare la loro corsa a piedi in direzioni opposte, ma i quattro militari di San Donato e del nucleo radiomobile, con il supporto anche dei colleghi di Sant’Angelo, hanno bloccato entrambi che scalciando e tirando pugni hanno ferito un carabiniere ma alla fine sono stati costretti ad arrendersi. Rinchiusi in cella di sicurezza, oggi saranno convocati al tribunale di Milano per l’udienza di convalida dell’arresto.
E. C.
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