Spaccio al parco, un arresto

Spaccio di cocaina a due passi da un parco giochi: a Salerano i carabinieri hanno arrestato un marocchino di 23 anni, A.H., regolare in Italia e incensurato, con l’accusa di aver venduto, per 90 euro, a due giovani del Lodigiano di 20 e di 28 anni, due bustine di cocaina da mezzo grammo ciascuna.

Il blitz dei militari di Lodi Vecchio è scattato mercoledì pomeriggio verso le 16. Da qualche giorno i carabinieri avevano il sospetto che in paese si fosse radicata un’attività di spaccio. Non in “grande stile” come quelle che spesso vengono smantellate nei campi, ma comunque con una presenza costante di uno o più spacciatori, tale da aver creato un certo “passaparola” tra i tossicomani del paese e non solo. Così due giorni fa i carabinieri si sono appostati fino a notare due ragazzi, non di Salerano, che, arrivati in auto in paese, su una Ford Fiesta, si dirigevano nelle vicinanze di un parco giochi e quindi scambiavano due parole con un nordafricano, che si avvicinava alla vettura. Dopo una stretta di mano sospetta, lo straniero si è allontanato e l’auto e ripartita. Poco lontano i carabinieri hanno fermato i due giovani per un controllo. Messi alle strette, entrambi hanno consegnato le bustine che avevano in tasca, e sembra abbiano anche indicato il marocchino quale responsabile dello spaccio. Quasi contemporaneamente, il nordafricano è stato così bloccato e perquisito. Ma addosso non aveva nulla, solo i 90 euro appena incassati. Nella sua abitazione, a Salerano, non c’era altra droga e non è stato nemmeno trovato il “classico” bilancino. Figlio di marocchini da vent’anni in Italia, è ufficialmente disoccupato anche se sostiene di aver lavorato a lungo come muratore, in nero. Arrestato in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti, ieri mattina in tribunale durante la convalida dell’arresto ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità, spiegando al giudice Angela Scalise che si è trattato di uno sbaglio dettato dalla necessità di guadagnare qualcosa. È stato liberato senza alcuna misura cautelare ed è tornato subito a casa a Salerano, all’inizio di ottobre, assistito dall’avvocato Marco Mascheroni di Lodi, potrebbe patteggiare. «Non è emerso nulla – sostiene il legale – che possa far pensare ad altro che a un episodio isolato». I due “clienti” sono stati segnalati al prefetto come assuntori di droga, e potrebbero tra l’altro vedersi anche sospendere la patente.

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