«Tavazzano come il Far West. Vergogna». Il sindaco Morosini contestato per il piano anti-nutrie

Protesta degli animalisti contro l’ordinanza per l’abbattimento firmata dal primo cottadino

«Tavazzano come il Far West. Vergogna Sindaco». L’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Morosini a inizio aprile per consentire gli abbattimenti controllati delle nutrie fino a mezzanotte non piace agli animalisti che ieri mattina hanno inscenato una protesta con un presidio davanti il Giardino della Memoria. A organizzarlo è stato il gruppo Fronte Animalista, con attivisti arrivati da Milano. La manifestazione era stata autorizzata dalla Questura, che ne ha seguito discretamente l’evolversi con la Digos.

Una ventina di attivisti, muniti di cartelloni, striscioni e megafono, hanno dato voce alla loro protesta contro l’uccisione degli animali, e invocando soluzioni diverse per risolvere il problema del numero eccessivo di nutrie nei campi. «Tavazzano come il Far West. Mezzanotte e mezza di fuoco. Vergogna Sindaco, giù i fucili dalle nutrie» diceva lo striscione appeso al guard rail, ben visibile anche alle auto in transito. «Della manifestazione veramente non sapevo nulla, ma è stata autorizzata e probabilmente l’informazione non ci è arrivata per un difetto di comunicazione – dice il sindaco Morosini -. Avrei voluto avvicinarmi per sentire le ragioni della protesta e spiegare le nostre motivazioni, ma mi è stato consigliato per motivi d’ordine pubblico di lasciare fare. Da parte nostra, andiamo sicuramente avanti. Le ragioni sono tutte motivate e già espresse. L’ordinanza è attiva fino alla fine di aprile, ma è nostra volontà rinnovarla anche per tutto il mese di maggio». Tecnicamente, l’ordinanza prevede un’estensione dell’orario in cui è consentito lo sparo alle nutrie. Rispetto alle previsioni del piano provinciale (un’ora dopo il tramonto), l’ordinanza consente l’abbattimento fino a mezzanotte. A giugno, non sarà più rinnovata, «perché con l’estate aumenta il numero di persone in giro anche di sera, e vogliamo evitare ogni problema», spiega Morosini.

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