TAVAZZANO «Io ho salvato quella donna dal pitbull, ma hanno premiato un altro»

Lo sfogo di una cittadina dopo l’attribuzione del riconoscimento civico

«Sono stata io a correre in aiuto della signora anziana aggredita da un pitbull nel novembre 2019: non chiedo riconoscimenti, ma solo l’opportunità di precisarlo». Il caso dell’assegnazione di un riconoscimento civico a Mohamed Attia Eld Desouky Amr è di nuovo oggetto di discussione, dopo le considerazioni di natura politica espresse dal gruppo consiliare Insieme per cambiare.

Questa volta, però, a essere messa in discussione non è la dinamica dell’assegnazione del premio, ma quella dei fatti. A esporsi, infatti, è Antonietta Cava, tavazzanese che racconta di essere stata lei la prima persona ad essere accorsa sul luogo dell’aggressione: «C’eravamo io e un altro paio di donne. Abbiamo sentito delle urla provenire dalla villetta della signora a cui il nipote aveva affidato il pitbull – riferisce – siamo entrate e io per prima ho messo piede nella stanza dove il cane stava aggredendo un’amica della padrona di casa. Ho dato un calcio all’animale per fargli mollare la presa: la persona aggredita è stata allontanata ma non ho fatto in tempo a chiudere la porta della stanza senza ricevere un morso sul polpaccio, per il quale ho avuto poi una prognosi di quaranta giorni e di cui si vede ancora oggi il segno». L’intervento di Mohamed Attia Eld Desouky Amr c’è stato, conferma, ma soltanto alla fine dell’episodio: «Lui è arrivato insieme ai carabinieri e a mio figlio, e con loro ha bloccato il cane legandolo – spiega – ma se non fosse stato per il mio intervento la signora sarebbe anche potuta morire».

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