Tentano la truffa dell’abbraccio, in un caso la vittima non cade nel tranello

Due donne in azione alla Muzza di Cornegliano e a Caselle Lurani

Un abbraccio come segno di ringraziamento diventa invece il trucco perfetto per arraffare la catenina d’oro al collo della vittima. È dovuta però fuggire a gambe levate al termine di una delle due truffe una giovane ladra entrata in azione mercoledì tra la Muzza di Cornegliano e Caselle Lurani. I colpi sono stati tentati tra la tarda mattinata e il pomeriggio nelle due comunità distanti solo una decina di chilometri e, con ogni probabilità, sono stati perpetrati dalla stessa mano. Ad andare a segno il raggiro in via monsignor Rinaldi alla Muzza, con la vittima avvicinata da una giovane poco più che ventenne, presentatasi come proveniente dall’Ecuador, alla ricerca di un impiego come badante nonostante lo stato di gravidanza. Dopo alcuni minuti di chiacchiere, la malvivente ha quindi abbracciato la vittima in segno di ringraziamento per l’aiuto, allontanandosi poi a piedi, verso un’auto sulla quale era già a bordo un complice pronto a partire a tutta velocità. Solo in un secondo momento la donna vittima del furto con destrezza si è accorta di quanto successo, non potendo far altro che raccontare l’accaduto a conoscenti e forze dell’ordine. Poche ore dopo la vicenda si è ripetuta a Caselle Lurani, con altre due donne, con ogni probabilità la medesima della Muzza con una complice, che hanno avvicinato un’anziana, questa volta però con un’altra scusa, quella di una ricerca di lavoro come addetta delle pulizie. Medesimo il modus operandi, con l’abbraccio finale utile a portare a termine la truffa: qualcosa però mentre la ladra sfilava alla vittima la catenina è andato storto, con il prezioso in oro finito sull’asfalto sotto gli occhi dell’anziana che ha quindi fiutato il furto facendo fuggire le ladre.

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