Cronaca / Centro Lodigiano
Lunedì 03 Giugno 2024
Tutto il Lodigiano ribadisce il suo no all’ampliamento dell'inceneritore di Vidardo
Presidio dei segretari politici provinciali e raccolta firme
Tra le mani tengono tutti un tassello dello stesso lapidario messaggio, ovvero “No Ecowatt Insieme”. I partiti politici del Lodigiano uniti per dire no all’ampliamento dell’impianto Ecowatt di Castiraga Vidardo, parte del gruppo Itelyum. E per lanciare un appello deciso e unanime: fermatevi. Alla luce del recente incendio presso l’impianto di Vidardo, che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco di Lodi e Sant’Angelo, «ha messo in evidenza, rischi inaccettabili per la sicurezze e l’ambiente» e «solleva interrogativi urgenti e gravi», fuori dal quartiere generale di Itelyum si sono dati appuntamento i segretari provinciali di Forza Italia Mauro Salvalaglio, Fratelli d’Italia Francesco Filipazzi, Lega Claudio Bariselli, Partito democratico Andrea Ferrari, Luca Degano, coordinatore M5S, Alessandro Pezzini, presidente provinciale Italia viva e Nicoletta Serra, coordinatrice provinciale di Azione. La richiesta della società prevede il potenziamento dell’inceneritore dalle attuali 34mila tonnellate l’anno trattate fino a 154mila, con oltre 400 codici rifiuto ammessi, pericolosi e non pericolosi rispetto agli attuali 16, un ampliamento della superficie da 15mila metri quadrati a circa 42mila metri quadrati e un’altezza fino a 55 metri. Dimensioni «spropositate per il nostro territorio» per un ampliamento previsto nel pieno centro del paese di Vidardo, che «è una minaccia per l’equilibrio e la sicurezza dell’intera area»,
«Il Lodigiano è un’altra volta a rischio». E «deve mobilitarsi in massa per dire no a questo scempio sulle rive del Lambro, già compromesso, e a pochi metri dalle case». Uno «scempio» che sarebbe «il terzo inceneritore per grandezza della Lombardia», «un mostro lungo 200 metri e alto 55, come un palazzo di 18 piani, quasi come il campanile di Sant’Angelo». Mobilitato anche il fronte ambientale, ieri mattina, a Sant’Angelo, con un presidio informativo e una raccolta firme contro l’ampliamento dell’impianto Ecowatt di Vidardo con la presenza di Comitato ambiente Vidardo (presidiato da Sara Asti), Wwf Lodigiano e Pavese e Legambiente (era presente Andrea Poggio del circolo LodiVerde di Lodi). Un presidio informativo e di lotta a cui non hanno fatto mancare la loro presenza i candidati sindaci in corsa a Sant’Angelo Marika Bottazzi, Omar Damiani e Cristiano Devecchi. «Dicono che sarà un ampliamento, ma la realtà è che questo è un vero e proprio nuovo impianto che si aggiungerà a quello esistente - dicono dal Wwf del Lodigiano - : l’impianto esistente brucia 35 mila tonnellate di rifiuti all’anno, meno di una ventina di rifiuti diversi, rifiuti urbani e biomasse. L’impianto nuovo, da progetto, brucerà 150 mila tonnellate di quasi 200 diversi tipi di rifiuti industriali e pericolosi, tra cui fanghi di ogni tipo, solventi, rifiuti dal riciclo di oli esausti, rifiuti ospedalieri, medicinali citotossici, ceneri pericolose da altri trattamenti industriali, pesticidi e materiali pericolosi da bonifica di terreni, acidi pericolosi di ogni tipo». Insomma «tutto ciò che nessuno vuole e che il nostro territorio nemmeno produce. Già lanciata una petizione online sul sito charge.org, che ieri sera aveva raggiunto 1.183 sottoscrizioni.
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