Cronaca / Centro Lodigiano
Martedì 01 Gennaio 2013
Ultimo saluto al cacciatore sfortunato
Una folla per l’addio a Marco Venturini
Una grande folla a Sant’Angelo per l’ultimo saluto a Marco Venturini. «Sei un angelo volato in cielo». Sabato pomeriggio diverse centinaia di persone hanno partecipato ai funerali del 30enne di Sant’Angelo, che domenica scorsa è rimasto vittima di un drammatico incidente di caccia.
Tanta gente ha voluto stringersi ai genitori e al fratello di Venturini in questo momento di immenso dolore. A partire da chi Marco l’ha conosciuto, i compagni di caccia e i tanti ragazzi che con lui hanno condiviso i momenti felici della gioventù.
Ma ai funerali hanno preso parte anche gli amici e i conoscenti della famiglia Venturini, che è molto conosciuta in città. È toccato quindi agli agenti della polizia locale di Sant’Angelo regolare l’afflusso alla chiesa di Maria Madre della Chiesa nel quartiere San Rocco, che non è riuscita a contenere tutta la folla radunatasi per l’ultimo saluto a Venturini.
Il rito funebre, cui erano presenti tra gli altri il sindaco Domenico Crespi e il comandante dei carabinieri di Sant’Angelo Gaetano Carlino, è stato celebrato dal parroco don Angelo Manfredi. «Marco è stato strappato con la forza dalla vita, tanto che i genitori e gli amici non hanno potuto accompagnarlo - ha detto proprio don Angelo durante l’omelia -. Ma l’amore di Gesù, da cui nulla ci può separare, è più forte della morte. Lo testimonia la tanta gente che in questi giorni ha voluto stringersi alla sua famiglia vinta dal dolore. Perché, sebbene abbia purtroppo vissuto un’esistenza così breve, Marco ha ricevuto e donato tanto. E in questo giorno così triste dobbiamo avere la certezza che è ancora qui con noi. Perché l’amore di Gesù non si interrompe. Marco - ha concluso quindi don Manfredi rivolgendosi direttamente al giovane -, noi non abbiamo perso te e tu non hai perso noi».
Sabato pomeriggio la celebrazione è poi continuata in un’atmosfera carica di struggente commozione, con i volti degli amici rigati dalle lacrime. E al termine della liturgia sono stati proprio loro a ricordare i tanti momenti felici vissuti con Marco, dalle battute di caccia alle cene in allegra compagnia. «Sei un angelo volato in cielo - ha detto commosso uno di loro -, non ti dimenticheremo». Ed erano anche tanti coloro che, alla fine del rito funebre, hanno atteso all’esterno della chiesa il feretro e i parenti del giovane, a cui si sono stretti in un lungo abbraccio.
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