Cronaca / Centro Lodigiano
Sabato 26 Novembre 2016
Un pezzo di campagna lodigiana trasformato nel cimitero dei rifiuti
Una discarica a cielo aperto. Chi passeggia o fa jogging su quello che tutti i santangiolini conoscono come “Mio Lungo” (via dei Boschi), si tiene alla larga dalla deviazione che porta in località cascina Belfuggito dove carcasse di decine di automobili parzialmente smontate, un pulmino del Sant’Angelo Calcio, resti di elettrodomestici e materiali di ogni tipo formano piccole collinette, il tutto a meno di un chilometro di distanza dall’ospedale Delmati e dal centro abitato. La situazione è immutata da anni, diversi sono gli episodi di delinquenza (spaccio e aggressioni) per cui le forze dell’ordine sono intervenire in zona, ma per una riqualificazione dell’area non ci sono tempi certi.
“Il monitoraggio è costante - commenta l’assessore alla sicurezza Domenico Beccaria -. Alla fine di agosto, al tavolo per la sicurezza convocato in Prefettura, il sindaco Maurizio Villa aveva esposto ai rappresentanti delle forze dell’ordine i problemi di quella zona dove non si sa nemmeno esattamente quante persone risiedano, perchè la gente va e viene, molti sono stranieri che rimangono solo per brevi periodi. Con l’aiuto dell’Ufficio tecnico stiamo mappando le proprietà e anche le strutture abbandonate. Carabinieri e polizia intervengono per i controlli, fanno dei blitz quando ci sono segnalazioni”. Beccaria non si sbilancia e si limita a precisare che “l’attenzione dell’amministrazione su questa partita è massima”.
Nel mese di luglio, proprio durante uno dei controlli di routine effettuati dalla squadra mobile della questura di Lodi, coadiuvata da tre pattuglie della questura di Milano, era stata scoperta un’officina illegale all’interno di un fabbricato nei pressi della cascina, in passato utilizzato come stalla o deposito. Automobili e furgoni venivano rubati e smontati, i pezzi finivano poi sul mercato nero nei Paesi dell’Est Europa. In quel caso gli agenti erano riusciti a risalire ai proprietari dei mezzi rubati, grazie ai numeri di telaio, operazione impossibile per molti degli altri veicoli la cui matricola è stata abrasa.
Si cerca di contenere anche il fenomeno degli abbandoni dei rifiuti tossici, ad esempio lastre di eternit per cui anche di recente, dopo un sopralluogo effettuato in agosto, il Comune ha ordinato la rimozione. Al termine della strada sterrata che si connette al “Mio Lungo” si notano alcune abitazioni che si discostano dall’area degradata. Due degli appartamenti, un monolocale e un bilocale, sono gestiti dall’associazione “Casabarasa” che, mette a disposizione immobili per promuovere l’emancipazione di persone in difficoltà. “Crediamo che la presenza dei nostri inquilini possa essere un segno positivo - commenta Raffaele Gnocchi, presidente dell’associazione - e che sia importante incoraggiare relazioni con chi risiede in questa zona”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA