Va all’asta l’impero di Morini

Doveva diventare l’impero del vino di Milano, a cavallo fra Lodi e Pavia, tra filari di vigneti, un albergo di lusso, un ex convento da ristrutturare, cantine con vini di alta qualità nella tradizione millenaria della collina di San Colombano. E invece, con il fallimento della società “Met sas” che doveva realizzare il progetto, è finito tutto a rotoli. E l’impero di Enrico Morini va all’asta. Dopo diversi appartamenti a Milano e in collina, il primo febbraio prossimo – spiega la Coldiretti Lombardia - il Tribunale di Milano metterà in vendita vigneti, boschi e immobili per un valore di quali tre milioni di euro (due milioni e 880 mila euro, per la precisione) fra San Colombano, Graffignana, Miradolo Terme e Chignolo Po.Infatti un’altra società, la “Neuroni agrari” è subentrata, in affitto, per coltivare i terreni e produrre vini di alta qualità, ma resta da assegnare la proprietà di un complesso di immobili che – spiega la Coldiretti Lombardia sulla base delle relazioni dei periti giudiziari – è composto da oltre 24 ettari (240 mila metri quadrati) di vigneti e boschi, dall’ex Trianon (una villa di inizio ‘900 di recente ristrutturazione con torri e mini alloggi, 8 camere da letto, giardino e una piscina da 200 metri quadrati), una casa rurale e l’ex convento della Valbissera.Quest’ultimo (oltre 3.700 metri quadrati di superficie e più di 13 mila metri cubi di volume) risale al 1600 – spiega la Coldiretti Lombardia - e dopo la sua costruzione divenne luogo per le vacanze estive dei seminaristi della Diocesi di Pavia e poi colonia per i ragazzini banini. Negli anni sessanta il complesso della Valbissera venne acquistato da alcuni privati e trasformato in azienda vitivinicola, con lavori di ristrutturazione che si interruppero nel 1967. Nel 2000 la società Met ci aveva rimesso mano per trasformare l’ex convento in una struttura ricettiva, ma il fallimento ha bloccato di nuovo il cantiere.La vendita di terreni, cascina Trianon e complesso della Valbissera, è stata fissata, in due lotti separati, alle 11,30 e alle 12,00 dell’1 febbraio 2012. Il curatore fallimentare – spiega la Coldiretti Lombardia - ha ricevuto alcune manifestazioni di interesse ma, per adesso, nessuna offerta formale.

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