Circa 100 posti di lavoro subito e 2,7 milioni di euro per la tangenziale di Motta Vigana. Sono i presupposti a cui si sta lavorando per l’ampliamento dell’Af Logistics di Cascina Postino, il feudo della logistica tra Massalengo e Villanova.
Il percorso su un nuovo protocollo d’intesa tra enti locali e il magnate della logistica sarebbe “blindato” da palazzo San Cristoforo, ma a buon punto.
Che il maxi sito industriale voglia crescere ancora non è un segreto per nessuno, ma le richieste dell’imprenditore si sono spesso scontrate con le valutazioni incrociate della politica.
Ora, però, potrebbe essere la volta buona. Sul piatto c’è la richiesta per la costruzione di nuovi capannoni su una superficie di circa 140mila metri quadrati, in cui i nuovi edifici destinati all’attività coprirebbero circa la metà dell’area.
«La blindatura è su tutta quella che è la gestione del lavoro insieme al cronoprogramma per arrivare all’ipotetico ampliamento - chiarisce l’assessore alla pianificazione territoriale Nancy Capezzera, confermando la ripresa delle trattative - : siamo di fronte ad un’attività che ha una chiara necessità di espandersi per commesse in crescita soprattutto nel settore del fresco e non si può più dire “si vedrà”. La blindatura è comunque necessaria per mettere nero su bianco alcuni aspetti fondamentali dell’espansione».
Primo fra tutti, il lavoro.
«Dall’azienda abbiamo ottenuto rassicurazioni sui numeri dell’occupazione e nel protocollo saranno inserite le cento assunzioni contestuali alla partenza dell’attività - aggiunge la Capezzera - e, come prevedono le linee guida per la logistica che abbiamo approvato come amministrazione provinciale, ci saranno delle percentuali territoriali per le assunzioni».
Altra questione è il nodo viabilità. Perché le conseguenze più pesanti dell’espansione sarebbero tutte a carico della provinciale 23 Lodi- Borghetto. Sulla necessità della “tangenziale” di Motta Vigana non si discute. Ma se fino a qualche tempo fa, dalla Provincia erano sempre arrivati giudizi negativi sul progetto già inserito nel Pgt - quello di una strada comunale che sposterebbe fuori dal centro il traffico, ma che non avrebbe la forza di essere una vera alternativa per le sue dimensioni ridotte - , ora le posizioni sono più morbide. Anche perché l’alternativa, più lunga e più lontana dal centro urbano, costerebbe 5,9 milioni di euro, ben oltre quindi i 2,7 che Ferrari ha promesso al Comune. «Diciamo che la strada comunale inserita nel Pgt potrebbe essere un buon punto di partenza per iniziare subito - conferma la Capezzera - ed eventualmente, in caso di finanziamenti regionali o altri fondi, si potrebbe allungare negli anni. In questo caso, la nostra attenzione per evitare nuove speculazioni sui terreni limitrofi al tracciato sarà altissima».
Rossella Mungiello
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