Vidardo: Il Tar dà ragione alla Provincia di Lodi e non sospende il “no” all’ampliamento dell’inceneritore Ecowatt

IL RICORSO DELL’AZIENDA PUO’ ATTENDERE Prima deve esprimersi la Regione sui nuovi vincoli imposti dal Lodigiano

La sospensione del procedimento autorizzativo del progetto di ampliamento dell’inceneritore di Vidardo da parte della Provincia di Lodi non comporta alcun danno di carattere irreversibile alla società Ecowatt, e per questo non sussistono motivi sufficienti perché i giudici ordinino la riattivazione del procedimento. Il primo round al tribunale amministrativo regionale di Milano nel contenzioso sull’inceneritore è stato vinto da Regione e Provincia di Lodi, la sospensione dell’iter autorizzativo rimane valida. Il Tar di Milano, riunito in camera di consiglio dopo l’udienza di giovedì scorso, ha negato a Ecowatt l’istanza cautelare e ha rimandato alla trattazione di merito in una prossima seduta il 2 ottobre. A quel punto, di fatto, il giudizio del Tar non avrà più valore rispetto al contenzioso Ecowatt perché la sospensione del procedimento da parte della Provincia è avvenuta sulla base della norma regionale che lo fissa in un periodo di 3 mesi entro i quali la giunta di Palazzo Lombardia deve poi esprimersi sulle maggiori tutele che la Provincia di Lodi ha introdotto nel nuovo Piano territoriale. Poiché la richiesta della Provincia è datata 28 maggio, entro fine agosto Regione avrà accettato o meno le maggiori tutele, avviando tutta una nuova fase amministrativa (riattivando il procedimento o bocciandolo definitivamente).

Ecowatt nel suo ricorso al Tar solleva la questione dell’incostituzionalità della norma che prevede la sospensione del procedimento. Il Tribunale amministrativo, stante che il danno lamentato da Ecowatt avrebbe natura patrimoniale, sottolinea come il caso di specie debba essere sottoposto «a un test giudiziale più severo» sui dubbi di costituzionalità. Lo stop al procedimento «per un arco temporale circoscritto non può ritenersi in sé fonte di un pregiudizio di tale natura». E per di più, prosegue il Tribunale amministrativo, non è detto che Regione si esprima per accogliere le prescrizioni richieste dalla Provincia, che bloccherebbero l’ampliamento. Dunque, tutto rinviato al 2 ottobre per il merito della questione, cioè l’incostituzionalità della norma regionale, quando però il caso specifico Ecowatt avrà già preso altre direzioni.

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