CASTIGLIONE Culture e tradizioni
nella “Festa dei popoli”

Se si vuole sintetizzare in una frase il significato della terza edizione della “Festa dei popoli” promossa dalla Comunità parrocchiale di Castiglione d’Adda, domenica 23 giugno, ci si può rifare al contenuto del messaggio di benvenuto a tutti i presenti portato dal parroco monsignor Gabriele Benardelli.

Rifacendosi ad alcuni paragrafi dell’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco, ha auspicato che la convivenza nel paese, di diverse culture e tradizioni religiose, debba essere vissuta nel rispetto reciproco, nello scambio dei doni tipici di ciascuna cultura, per poter crescere insieme e favorire la conoscenza reciproca. Organizzato dalla Caritas parrocchiale insieme al Gruppo Famiglie e grazie alla disponibilità di numerosi volontari, il pomeriggio di festa ha avuto inizio con una partita di calcio alla quale hanno partecipato numerosi ragazzi, che abitano a Castiglione, provenienti da diversi Paesi. Neppure la pioggia li ha fermati.

La serata è poi proseguita con la cena etnica, piatti provenienti da tutti i continenti, preparati dalle famiglie originarie delle diverse parti del mondo che hanno voluto in questo modo portare il loro contributo alla riuscita della festa: specialità del Centro e del Sudamerica, dell’Africa, dell’Asia e dell’est Europa. Una festa di colori e profumi, oltre che di gusti differenti che sono stati molto apprezzati dai 170 presenti tra i quali interi nuclei famigliari brasiliani, ecuadoregni, senegalesi, romeni, marocchini, egiziani, nigeriani, indiani, pakistani oltre agli italiani.

Molti dei presenti vivono nella comunità di Castiglione d’Adda da diversi anni e non pochi di loro hanno frequentato o frequentano i corsi di lingua italiana attivati durante l’anno dalla Caritas parrocchiale oppure il doposcuola “Compiti insieme” per i ragazzi della scuola primaria.

La festa è quindi terminata con l’immancabile tombola, un appuntamento che ha visto il coinvolgimento di tutti i presenti.