Da pellegrini alle sorgenti della fede

I partecipanti, insieme al Vescovo, faranno memoria del Concilio Vaticano II e diranno “Noi crediamo” con il Catechismo della Chiesa cattolica

Nell’anno della fede, dal al 3 al 6 settembre saremo a Roma per professare la fede sulle tombe dei primi martiri, incontrare Papa Francesco, far memoria del Concilio e dire “Noi crediamo” con il Catechismo della Chiesa Cattolica

Perchè il pellegrinaggio? Per toccare, vedere. L’esperienza del pellegrinaggio ha radici nel passato, nella Scrittura e nella vita della Chiesa, fin dai primi secoli. Pellegrino è stato il popolo di Dio durante l’esperienza dell’uscita dall’Egitto. Pellegrini sono stati Gesù nella sua terra e gli apostoli sulle strade del mondo. La via, il cammino è metafora della vita. Farsi pellegrino è accogliere un dono di Dio, accogliere la proposta di Dio come regola di vita; fare esperienza di un incontro che richiama all’autenticità, giungere ad una meta, trovare l’essenziale, tornare al quotidiano con stile rinnovato.

Il pellegrinaggio ha un “prima”, un “durante” e un “poi” da vivere intensamente. Il pellegrinaggio è forma qualificata di devozione popolare che “stacca” dalla quotidianità, immerge in un’esperienza forte prendendo coscienza di sé, ripartire nella novità di vita.

nell’Anno della fedeLa porta che introduce alla comunione con Dio nella Chiesa si apre nel pellegrinaggio a Roma per immetterci in un cammino che dura tutta la vita. Celebriamo il 50esimo anniversario del Concilio Vaticano II. Nella Basilica di San Paolo fuori le Mura (area espositiva) si svolge per tutto l’anno dalle 8 alle 18, una mostra dedicata al Concilio. Nel pellegrinaggio ci sarà donato il sommario del Catechismo della chiesa cattolica. Anzichè: “Io credo” diremo “ Noi crediamo”. A Roma confluiscono tutti i percorsi per rinnovare la professione di fede. Nel primo giorno del pellegrinaggio all’altare della Cattedra nella Basilica di S. Pietro, centro visibile della Chiesa, faremo la professione di fede.

L’incontro con il Papa sarà l’esperienza affascinante di una persona che comunica con gesti sconvolgenti e un linguaggio che va al cuore. Molte persone si sono riavvicinate alla pratica religiosa grazie alla sua testimonianza.

Le parrocchie impegnate a raccogliere le iscrizioni sono finora solo un piccolo numero. Il Vescovo ha inserito il pellegrinaggio Roma nel piano pastorale di quest’anno, incaricando l’Ufficio diocesano, per andare tutti insieme. Sull’esempio dei 10mila milanesi che hanno fatto il loro incontro con il Papa a inizio aprile, monsignor Merisi si attende una partecipazione corale anche dalla nostra Diocesi.

Rinnoviamo cordialmente l’appello ai parroci a pubblicizzare il pellegrinaggio diocesano esponendo il manifesto con programma e quote, a darne comunicazione negli avvisi della Messa e sul bollettino parrocchiale, ad incaricare qualcuno per la raccolta delle iscrizioni da trasmettere entro 30 aprile alla Agenzia Laus, Piazza Mercato 22./A .Per ogni iscritto comunicato praticheremo alla parrocchia un bonus di 10 euro per ricambiare il disturbo. Ringraziamo di cuore per la collaborazione e la comunione diocesana.

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