
Giubileo degli adolescenti a Roma, oggi l’attraversamento della Porta Santa
Nella giornata di ieri oltre 500 partecipanti sono partiti da Lodi e Casale, domani la conclusione con la Messa in piazza San Pietro

Nei giorni in cui la Chiesa universale piange la morte di Papa Francesco, Roma ha accolto il Giubileo degli adolescenti, vissuto con intensità, fede e raccoglimento da un gruppo di ragazzi accompagnati dal vescovo Maurizio. Ieri mattina da Lodi e Casale sono partiti complessivamente dieci pullman carichi di 525 ragazzi di terza media, prima e seconda superiore che parteciperanno al primo storico evento in calendario fino a domenica. Un pellegrinaggio che, proprio nel tempo del lutto, si è trasformato in un segno luminoso di speranza. Il viaggio verso la Città eterna è stato sorprendentemente sereno: niente traffico, bel tempo, nessun imprevisto. Tutto sembra collaborare per rendere questo momento ancora più speciale. I ragazzi hanno partecipato ad attività di gruppo riflettendo su parole chiave del loro cammino: pellegrino, raduno, misericordia, Porta Santa. All’arrivo nella capitale, i partecipanti hanno visitato alcune basiliche di Roma, immergendosi nella storia viva della fede.

Cuore spirituale della prima giornata è stata la Messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Liberatrice, durante la quale il vescovo di Lodi, monsignor Maurizio Malvestiti, ha offerto ai ragazzi una profonda riflessione in quattro punti, collegando il Vangelo al tempo che stavano vivendo. La pietra scartata: Gesù, risorto, è la pietra d’angolo che i costruttori avevano scartato. Papa Francesco lo ha ricordato spesso: nessuno deve essere escluso o dimenticato. Ogni persona è preziosa.
La porta: Gesù è la porta. Oggi, attraversando la Porta Santa, i ragazzi si ricorderanno che il Vangelo chiede di non chiudersi: né nel peccato, né nell’egoismo, né nei propri successi. Il cuore deve restare aperto.
La pesca della risurrezione. La croce, che sembrava la fine, è diventata l’inizio. È il trono del Re. Nella vita, anche quando si cade o si fallisce, con Gesù si può sempre ripartire.

La libertà. Nel giorno in cui si ricordava la Liberazione, il vescovo Maurizio ha parlato del dono inviolabile della libertà e della dignità. Ha detto ai ragazzi: «La vostra libertà è vera se è garantita a tutti. Maria, tenendo tra le braccia Gesù, ci mostra il volto della vera libertà». Nel silenzio della preghiera e nella gioia dell’incontro, i ragazzi hanno camminato insieme come una Chiesa giovane che non ha paura di mettersi in gioco. Il Giubileo vissuto in questi giorni non è solo un appuntamento religioso, ma un’esperienza profonda, capace di intrecciare memoria, presente e futuro. Anche in mezzo al dolore per la scomparsa di un Papa tanto amato, questi giovani hanno dimostrato che la fede continua a parlare, a radunare, a rendere liberi. Nel pomeriggio di oggi è previsto il passaggio di una delle Porte Sante insieme a monsignor Malvestiti, mentre domani i giovani pellegrini lodigiani saranno in piazza San Pietro per la celebrazione eucaristica conclusiva del Giubileo degli adolescenti presieduta dal cardinal Pietro Parolin.
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