MULAZZANO La preghiera del Vescovo Maurizio per la festa del lavoro

Il pastore della diocesi: «Delicata e urgente è la sfida della sicurezza. Spetta all’intera comunità farsene carico»

Sul sagrato, due trattori e lo striscione con la scritta “1° maggio Messa dei lavoratori”. Nella chiesa parrocchiale, tanti fedeli di Mulazzano ad accogliere il vescovo di Lodi, insieme ai rappresentanti del lavoro di tutto il territorio lodigiano. Avrebbe dovuto svolgersi alla cascina Buttintrocca, la Messa nel giorno di San Giuseppe lavoratore, all’inizio del mese di maggio. Ma a causa della pioggia mercoledì sera la celebrazione presieduta dal vescovo si è tenuta in chiesa (alla Buttintrocca si andrà il 26 maggio).

A tutti, ha detto monsignor Maurizio Malvestiti: «Nessuno perda la sua vita sul lavoro. Delicata e urgente è la sfida della sicurezza. Spetta all’intera comunità farsi carico della difesa dei diritti e dei doveri dei lavoratori». Un pensiero speciale ad inizio celebrazione è andato a don Roberto Pozzi, mancato lo scorso 16 dicembre mentre tornava dal pranzo con l’Auser di Paullo: «Un lavoratore nella vigna del Signore. Lo ricordo qui, nella sua parrocchia natale. I suoi genitori mi hanno fatto dono del camice che indosso».

Nell’omelia il vescovo ha parlato di sicurezza, ma anche di sviluppo del lavoro, risvolto sanitario, fine rapporto, trattamento pensionistico. Di indicatori come il lavoro per i giovani e la parità per le donne. E ha sottolineato: «Al lavoro va riconosciuta quella spiritualità che costituisce la sua anima. E’ l’interiorità che lo accompagna a qualificare l’uomo. Nel lavoro possiamo alimentare le relazioni nel rispetto reciproco e persino nella condivisione; attingere alla grande risorsa che è la coscienza di ciascuno di noi. Tornano le grandi domande sul vivere e sul morire, non possiamo relegarle al tempo libero perchè è molto di più il tempo che trascorriamo sul lavoro».

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