Quel dialogo che cambia la vita

I giovani con il Vescovo davanti a Gesù Eucarestia

n Giovani “a mensa” con Gesù. Un “happy hour” davvero partecipato giovedì sera al Seminario di Lodi, dove ragazzi e ragazze dei vicariati di Codogno, Casale, Lodi città e Spino si sono ritrovati per un aperitivo a base di preghiera, canti e soprattutto dialogo col Dio vicino, insieme al vescovo di Lodi monsignor Giuseppe Merisi.

“In dialogo con il Dio vicino” è infatti il titolo dell’iniziativa organizzata dal Seminario di Lodi per i giovani dalla terza superiore in avanti. Lo scorso novembre erano stati i seminaristi a recarsi in varie parrocchie per quattro incontri sul territorio che avevano coinvolto due vicariati alla volta. Giovedì 1 marzo invece sono stati i vicariati di Sant’Angelo, San Martino, Paullo e Lodi Vecchio a recarsi in seminario mentre giovedì 8 è toccato agli altri.

Ad accogliere i giovani non sono mancati il padre spirituale del seminario don Elia Croce e il rettore don Bassano Padovani, che ha dichiarato: «Se chiedessimo alle nostre mamme qual è stata l’ora più felice della loro vita, anche se magari faticosa, ci risponderebbero di certo che è l’ora in cui siamo nati: anche questa ora che trascorriamo in dialogo col Signore può essere un’ora carica di vita».

Ad accompagnare i giovani al dialogo col Signore è stato don Roberto Abbà, partendo dal racconto evangelico di Zaccheo (Lc 19,1-10).

«Due sono i movimenti di Zaccheo, - ha sottolineato don Roberto - prima corre, sale sul sicomoro; poi dà, accoglie». Zaccheo dunque prima cerca e poi accoglie. «In mezzo, tra questo due movimenti, c’è lo sguardo d’amore che Gesù posa su di lui, - ha continuato don Abbà - da cui nascerà quel dialogo che cambia la vita di Zaccheo».

A Zaccheo dunque non è bastato guardare Gesù ma il momento in cui decide di cambiare vita è quello in cui sceglier di accoglierlo. Così giovedì sera i giovani si sono ritrovati davanti allo sguardo di Gesù Eucarestia: in un’ora di intima adorazione i ragazzi si sono quindi seduti al banchetto eucaristico, terminato con le loro preghiere trascritte sullo striscione bianco posto ai piedi dell’altare.

Più tardi c’è stata l’occasione per condividere la cena insieme nel salone del seminario, dove anche monsignor Merisi ha mangiato con i giovani, ricordando gli altri appuntamenti importanti della diocesi, tra cui la veglia dei giovani attesa il 31 marzo.

Sara Gambarini

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