Dopo 25 anni, la parrocchia di Sant’Alberto ha realizzato il suo sogno: finalmente, tra la chiesa e l’oratorio, svetta il nuovo campanile.
A ottobre cade la ricorrenza del 25esimo anniversario della nascita della parrocchia, ed è una bella coincidenza che la torre campanaria sia stata ultimata proprio questa settimana.
«In realtà era in programma di finire qualche mese prima, ma ci sono stati alcuni piccoli ritardi nelle consegne» ha spiegato il vicario parrocchiale, don Alessandro Lanzani.
A novembre dello scorso anno erano state posate le fondamenta, ma lo scheletro portante di tutta la struttura, realizzato in ferro, si è fatto attendere per qualche mese.
Il campanile, infatti, è una punta in ferro alta 35 metri, ricoperta poi di pannelli in alluminio color rame: «Farlo in rame - ha detto il vicario - sarebbe costato eccessivamente, e sarebbe stato subito preso di mira dai ladri».
A sovrastare la torre c’è una bella croce pensata dall’architetto Stefania Rozza. «Si tratta di una doppia croce in ferro che richiama la corona di spine di Cristo» ha commentato don Alessandro Lanzani.
Stefania Rozza è uno dei professionisti che hanno portato a termine l’opera. Insieme a lei l’architetto Giuseppe Roberti, l’ingegnere Antonio Ramaioli e l’ingegnere Luca Scotti. Tutti loro, insieme al liturgista don Antonio Valsecchi, saranno presenti mercoledì 14, presso l’auditorium della parrocchia, per un incontro, moderato dal nostro giornalista Aldo Caserini. In quell’occasione verranno presentati i lavori ultimati e si terrà una conferenza su significato, funzione, storia e arte del campanile nella tradizione cattolica.
L’appuntamento più importante, però, è previsto per domenica 18 settembre. A seguito della santa Messa celebrata dal vescovo Giuseppe Merisi alle ore 10,30, egli benedirà il campanile e le 8 campane, che verranno issate sulla torre il giorno successivo.
Questo sarà il momento in cui il campanile, da semplice struttura in ferro, per quanto bella, diventerà simbolo di una comunità e della fede che la lega.
«Sono contentissimo - afferma il parroco -. È stato un tragitto lungo, ma siamo riusciti a portarlo a termine, e penso che la gioia sia condivisa da tutti i parrocchiani». Il campanile, infatti, era previsto fin dal progetto originale, realizzato dall’architetto Ferruccio Rozza. «Si trattava di un campanile in cemento - ha spiegato don Lanzani -, che allora non è stato costruito: la priorità, ovviamente, era stata data alla chiesa e all’oratorio».
Dopo più di due decenni, finalmente, si è potuto pensare anche al campanile, che è stato realizzato grazie ai finanziamenti della Fondazione BPL, della BCC di Borghetto, della Banca Centropadana e della Laudense, oltre ovviamente alla generosità dei parrocchiani, che si sono impegnati per pagare parte della spesa.
IL PROGRAMMA DEL 14 E DEL 18Mercoledì 14 settembre alle 21 presso l’auditorium padre Leopoldo ci sarà la “Presentazione dei lavori di realizzazione del campanile“. Significato, funzione, storia e arte del campanile nella tradizione cattolica. Interverranno l’architetto Giuseppe Roberti, l’ingegnere Antonio Ramaioli, l’architetto Stefania Rozza, l’ingegnere Luca Scotti e don Antonio Valsecchi, liturgista e parroco di Salerano. Moderatore della serata Aldo Caserini.
Domenica 18 settembre alle 10,30 ci sarà la Santa Messa presieduta da monsignor Giuseppe Merisi. Dopo la Messa solenne nella piazzetta antistante ci sarà la benedizione delle campane posizionate a terra e benedizione della Torre campanaria.
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