Monti, oggi, è l’unica possibilità

Caro direttore, chiedo ospitalità al Suo giornale, perché come sempre, ne sono certo, assolverà nel territorio al suo ormai conclamato ruolo di centro del dibattito politico.Francamente, dopo la contemporanea pubblicazione, martedì scorso, delle considerazioni dei tre segretari di partito con la maggior rappresentanza elettorale nel lodigiano, trattenermi non è stato facile; ma, con il nuovo Governo in carica e il panorama politico un poco più chiaro, credo sia diventato doveroso per me dare un contributo di riflessione, nonché un punto di vista assai diverso dal vecchiume, mi scusino i tre segretari, che ho letto su questa pagina.Tanti sarebbero gli argomenti polemici su cui potrei divagare, ma mi limiterò a pochi rapidi appunti per passare, più concretamente, alla visione della forza politica che mi onoro di rappresentare.Sulla Lega poche cose, ho riletto più volte l’intervento di Guidesi e, non ho parole, fino a ieri e per tre anni e mezzo era al Governo a Roma, mentre lo è ancora in gran parte del Nord, il non aver fatto riforme strutturali è colpa di chi?Abbiamo ancora le Prefetture lodate da Maroni, abbiamo ancora le Provincie che dovevano essere abolite il giorno dopo le elezioni e abbiamo ancora tutti i Cda di aziende pubbliche, anche se ben rappresentati dalla Lega.Tralascio di commentare il ritorno alla “seccessione” di questi giorni perché francamente mi annoia, forse sarebbe preferibile fare davvero un bel referendum in modo di chiudere la questione definitivamente.Sul PD ancor meno, la “liberazione”? Da cosa? Guardo con interesse a una possibile evoluzione del PCI-DS-PDS-PD, ma non sono cambiate nemmeno le facce, solo il nome, solo il nome in quasi vent’anni, mentre i giovani rottamatori non piacciono nemmeno al vostro Partito. Forse avete copiato troppo il modello Forza Italia e ora avete gli stessi problemi degli avversari.Sul PdL potrei aprire un discorso vario e argomentato per evidenti conoscenze dirette, ma ormai mi pare inutile e stucchevole. Berlusconi, di la dai tecnicismi, ha avuto trecentosei voti favorevoli, contro trecentoventuno astenuti, non è stato sfiduciato e allora si è sfiduciato da solo. Questa storia di Fini traditore però un po’ mi ha stancato, prima di tutto perché uno che si mette in gioco quando potrebbe stare tranquillo ad aspettare il suo turno, mi fa simpatia; ma, soprattutto perché i motivi per cui dava fastidio, cioè il suo continuo pungolare il Partito all’azione, col senno di poi, sono il motivo per cui alla fine il Governo è caduto. Va tutto bene, va tutto bene, non bastava, bisognava dare seguito alle promesse di vent’anni. Cacciare il cofondatore non è stata una mossa da statista, è stata la conferma di un cesarismo, come sempre accade, pieno di lacchè plaudenti, ma alla fine distruttivo, al punto che “i nostri voti, i voti di Berlusconi” non sono assolutamente quantificabili fino alle prossime elezioni, per le quali peraltro, dovrete cercare un nome diverso com’è noto.Fatti questi pochi appunti, parliamo di cose serie. Il Paese è per colpe evidenti, in qualche modo commissariato, l’urgenza, confermata anche dall’appoggio del PdL, è quella di rimanere in piedi, di non essere marginalizzati nel processo inarrestabile della costruzione dell’Europa.Monti oggi, più che una scelta è l’unica (speriamo) possibilità di salvezza dal tracollo. In questo i Partiti con i loro parlamentari avranno un ruolo centrale e non avranno scusanti, Monti potrà fare solo ciò che il Parlamento voterà e stare all’opposizione, con buona pace degli amici leghisti, non sarà un modo per non assumersi delle responsabilità.Futuro e Libertà da parte sua ha piena consapevolezza di questo, oltre ad aver capito forse per primo, che contestualmente è assolutamente necessario costruire una nuova classe dirigente che il Paese al momento non ha. Ci sono misure urgenti necessarie per salvare l’economia certo, ma nel complesso è tutto da riformare, tutto! Da Paese fra i più avanzati al mondo, ogni giorno siamo surclassati da Paesi a volte sconosciuti, in quasi tutti i campi, ciò che ci salva ancora, oltre alla nostra storia e allo splendore della Nazione, è lo straordinario e stupendo ingegno di tantissimi connazionali che, resistono a dispetto della burocrazia, dell’inciviltà e dell’arroganza di un sistema statuale-burocratico incapace di guarire dai suoi vizi, compenetrati per la verità, con tanti privilegi e vantaggi di tantissimi gruppi d’interesse piccoli e grandi.Non sarà facile, perché con Monti abbiamo cambiato l’allenatore, ma in verità è la squadra che gioca male, tutta la squadra.L’Italia è una grande Nazione in realtà e noi crediamo che, il potenziale comunque c’è nel Paese, ma non bisogna ascoltare le “sirene” come a volte ci piace fare. Uno scatto di dignità da parte di tutti è fondamentale.Ogni giorno ascoltiamo le stesse litanie, a volte nuove a volte vecchie, ma sempre e solo favolette per rimandare il problema, qui non funziona più nulla, non esiste l’uovo di Colombo. A nessuno piace l’assenza di merito, a nessuno piace l’eccessiva disparità sociale, a nessuno piacciono i privilegi (degli altri) e badate bene, non è la solita predicozza etica purtroppo. È solo la fotografia della realtà, che questa volta ha un termine certo, la fine del “commissariamento” Monti e le conseguenti elezioni generali.Sì perché, con buona pace degli “indignati” sarà ancora la politica che amministrerà il futuro e, allora, ci converrà costruire una buona politica. I Partiti di oggi più o meno evidentemente imploderanno tutti e solo una buona società produrrà una buona politica, gli uomini della provvidenza se mai sono esistiti, non esistono più. Noi siamo il domani. Non ci salverà nessuno e non saranno gli slogan ma le persone vere la soluzione. I giovani, le donne, gli indignati ecc. ecc. sono denominazioni senza senso, se un giovane è stupido o disonesto non sarà certo l’età a farlo migliore, lo stesso vale per le donne o per chi volete voi.Occorrono giovani, donne e uomini dotati di sensibilità sociale, intelligenza, preparazione, onestà… valori, per costruire un futuro degno di nota e fra questi valori non può mancare il senso di comunità, la consapevolezza di appartenere a qualche cosa di grande essendone solo un ingranaggio, fondamentale, ma solo un ingranaggio che funziona assieme a tutti gli altri. Niente di che, cose semplici che conosciamo tutti, ma che abbiamo perduto, dimenticato forse, ma che tutti abbiamo.Futuro e Libertà ha compreso questo meccanismo e guarda avanti, assieme ad altri punta già a diventare altro, “Il Partito della Nazione” o come si chiamerà, non è importante.Ora e chiudo, il mio auspicio, di là delle mie precedenti piccole polemiche è che, tutti comprendano questo, niente traditori o congiurati, semplicemente un cambio di passo improrogabile, perché nessuno potrà essere la seconda fase di qualche cosa, il nostro vecchio mondo è finito, servono cose nuove e la comunità potrà sempre e solo essere governata dalla politica, che dovrà guardare avanti, quindi, ce ne occorre una nuova.

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