Tagliano le Province. E i ministeri?

Caro direttore, nessuno mette in discussione la necessità di rivedere l’assetto organizzativo dello Stato attraverso una revisione dei confini e delle funzioni delle Provincie, attraverso le gestioni associate di funzioni e le Unioni dei Comuni più piccoli, attraverso la razionalizzazione degli uffici decentrati dei Ministeri e delle regioni e perchè no, anche attraverso l’accorpamento delle Regioni e la normalizzazione di quelle a statuto speciale ormai retaggio di un periodo storico superato. Tutto questo va bene ma deve essere finalizzato ad una migliore erogazione dei servizi al cittadino che paga le tasse altrimenti il rischio che si corre è quello di un intervento scoordinato e frettoloso motivato esclusivamente dalla necessità di fare cassa senza preoccuparsi degli effetti che un simile intervento potrebbe, causare nella vita degli Italiani. Hanno ragione quindi Foroni e Guerini a contrastare i tagli lineari e senza prospettiva previsti per gli Enti Locali dal Governo Monti e fa bene anche Lei Direttore a dar voce a queste preoccupazioni perchè ripeto, si deve rivedere e correggere la spesa pubblica, ma con criterio. Cosa voglio dire è presto detto. Qualche giorno fa intervenendo all’Assemblea annuale Anci Piccoli Comuni dopo aver ribadito con forza, nonostante lo scetticismo di molti colleghi, la necessità di procedere con decisione sulla strada delle Unioni Comunali via maestra per la sopravvivenza dei piccoli comuni, e dopo aver ribadito l’assurdità dell’estensione del Patto di stabilità ai Comuni con più di 1000 abitanti ho invocato la necessità di un’operazione verità sui conti pubblici ed in particolare sugli sprechi pubblici. Alla giornalista che moderava il dibattito ho segnalato l’esigenza che i media, oltre ad evidenziare le cose che non funzionano nei governi locali (che servono a convincere la pubblica opinione della necessità dei tagli) ne mettano in luce anche quelle positive segnalando al contempo gli sprechi dei Ministeri Romani. E sì, perchè bisogna ribadire con forza ai nostri concittadini che fatto 100 la spesa pubblica solo il 9% è a carico degli enti locali il restante 81% sono spese «ministeriali». Qualcuno, prima o poi dovrà pure spiegarci perchè tutto il male del mondo e tutti i tagli del Governo devono concentrarsi solo su quel 9% in capo a Comuni e Provincie, tra l’altro unici veri erogatori quotidiani di pubblici servizi. Diceva il professor De Rita in occasione della presentazione del rapporto sulla Finanza pubblica triennio 2008/2010 (le stesse cose erano contemporaneamente scritte anche nelle relazioni annuali per il 2010 della Corte dei Conti e della Banca d’Italia) che la miopia dei tagli lineari che i Governi stanno attuando in questi ultimi anni rischia di creare questo paradosso; immaginate una casa nella quale si è creata una abbondante perdita in un tubo del bagno che rischia se non riparata di allagare la casa ed al contempo immaginate che il rubinetto della cucina perda ogni tanto qualche goccia perchè va solo stretto meglio, ebbene Voi se foste i proprietari della casa dove interverreste con urgenza e decisione? La risposta dovrebbe essere scontata, peccato che i Governi, quello attuale compreso, abbiamo pensato, mal consigliati, di intervenire invece sul rubinetto della cucina (i tagli e gli accorpamenti agli Enti locali) lasciando che la perdita del bagno, volutamente trascurata, continuasse ad allagare la casa. L’esempio è chiarissimo, si tagliano risorse e si chiudono gli enti locali e quelli territoriali per evitare di tagliare la selva di privilegi Ministeriali di stanza preferibilmente a Roma, o come evidenziano finalmente le cronache di questi giorni in alcune Regioni. Il risultato di tutto ciò è che il cittadino stordito da una cattiva e faziosa informazione plaude alla chiusura di piccoli comuni, Provincie ecc. ecc. si trovera presto mazziato e cornuto con meno servizi, più tasse e la casa allagata perchè ovviamente i veri sprechi continueranno. Mi chiedo, caro direttore, perchè illustri suoi colleghi che scrivono su prestiosi quotidiani e settimanali nazionali e per anni ci hanno elencato gli sprechi della «casta» producendo il taglio, udite, udite dei consiglieri comunali dei piccoli comuni con il risultato di mortificare il volontariato amministrativo dei territori, oggi non ci raccontano di quello che costano i dipartimenti ministeriali romani, i capi di gabinetto, le centinaia di dirigenti di se stessi ecc. ecc. sparsi per l’Italico stivale che leggendo le norme non saranno toccati più di tanto dai tagli. Appare quindi chiaro a tutti che una seria revisione della spesa pubblica prima di chiudere le sedi territoriali che erogano servizi ai cittadini ed alle Imprese, penserebbe a far dimagrire le elefantiache strutture centrali, evitando lo ripeto ancora, che il cittadino debba ricevere meno servizi pagando di più, se non altro perchè li deve ricevere più lontano da casa di prima.Lo so che posizioni come la mia sono guardate con sospetto da tanti cittadini che le scrivono convinti che sia giusto chiudere i territori ed accentrare le competenze nelle grandi città eliminando «poltrone» e pubblici dipendenti «fannulloni»; a tutti loro chiedo solo umilmente di approfondire il rapporto costo/beneficio e soprattutto il guadagno in termini di minori costi o tasse derivante dalla chiusura degli uffici periferici, sono convinto che rimarranno sorpresi nello scoprire che non avranno meno tasse, non avranno servizi meno costosi e soprattutto alla fine, avranno minori servizi e processi decisionali lontani da loro.Chiudo con una riflessione sul futuro del nostro territorio: abbiamo tutti compreso che giusto o sbagliato che sia la Provincia di Lodi così come la conosciamo adesso non esisterà più. Se così è dobbiamo allora in fretta, anche se le ferie di agosto incombono, ragionare tutti assieme, a cominciare dai Sindaci dei 61 Comuni, su quale può essere per i lodigiani la soluzione migliore, evitando se possibile di commettere l’errore di dividerci anche su questa questione regalando ai nostri concittadini un’ulteriore prova di responsabilità.

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