Cultura
Sabato 02 Agosto 2014
4 - La struttura dell’opera (parte 2)
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Un racconto si compone di 8 “parti”: idea, trama, narrazione, stile, punto di vista, ambientazione,
personaggi e ritmo
Come detto nella puntata precedente, un racconto ha una sua struttura interna ben definita, uno scheletro attorno a cui vengono plasmate tutte le componenti che creano l’opera completa. In sintesi, ecco le parti che compongono una struttura narrativa: 1. Idea/Spunto, 2. Trama, 3. Narrazione, 4. Stile, 5. Punto di vista, 6. Ambientazione/Scenario, 7. Personaggi, 8. Ritmo.
Idea/spunto
Lo spunto per un racconto nasce da un insieme di fattori difficilmente classificabili, ma quando il processo creativo scatta, l’autore deve essere in grado di saper distinguere l’idea di valore, su cui può valere la pena investire del tempo, e quella da scartare.
Molti romanzi si basano sulla stessa idea anche se sono stati scritti da autori diversi, ma quello che li distingue è il modo con cui si è affrontato il problema e si è espresso un sentimento, un’emozione, un’esperienza vissuta.
Per questo è importante disporre di un vasto bagaglio culturale per poter essere critici nei confronti delle proprie idee e osservarle secondo angolature che siano il più inedite possibili. Leggere molto, dunque, è l’arma migliore per un aspirante scrittore, perché consente di prendere contatto con le idee e gli spunti che hanno generato tante opere, e capire come inserirsi in un genere letterario dando un contributo originale.
Trama
Si tratta dello scheletro di ogni opera narrativa, la scaletta precisa su cui un’idea si sviluppa e segue un filo logico per crescere alla dimensione di racconto. Quello che succede in un’opera, ovvero il modo in cui viene esposta e sviluppata un’idea, altro non è che la trama del racconto. Alcuni autori non possono iniziare a scrivere se non hanno delineato nel dettaglio una trama da seguire, ovvero un canovaccio che consenta loro di iniziare, sviluppare un argomento, dargli ritmo e vitalità, e infine concluderlo. Altri, forse più estrosi e problematici, preferiscono dare briglia sciolta alla loro creatività senza im¬porsi dei limiti, e sviluppano la trama a mano a mano che la loro opera cresce insieme alla delineazione dei personaggi e degli eventi. Si tratta di un processo molto personale, che deve essere determinato alla prova dei fatti, dunque scrivendo e leggendo molto.
Narrazione
A questo punto, quando si è animati dal desiderio di far conoscere le proprie idee (o impressioni), e si è stabilita seppure in linea di massima una trama attorno a cui addensare tutto il nostro materiale narrativo, occorre dare il via alla narrazione, ovvero raccontare quello che si è elaborato sfruttando le nostre capacità linguistiche e stilistiche, oltre alla tecnica e a quell’essenziale dote di talento che si è in grado di disporre. Narrare una storia è un processo più difficile di quanto si creda, soprattutto perché deve saper sfruttare tutte le conoscenze di cui si dispone per dare corpo a un proprio stile espressivo.
Stile
È l’insieme delle qualità e delle tecniche che costituiscono il linguaggio con cui un autore si esprime. La sua capacità di descrivere personaggi e ambientazioni, di scavare nel patrimonio linguistico per ricavarne espressioni e paragrafi dotati di vita propria, in grado di distinguersi nel mare magnum di quanto è già stato fatto, o forse solo accentuando alcune iperboli e alcune linearità della propria capacità espressiva. Lo stile di Carlo Emilio Gadda non può essere messo a confronto con quello di Italo Calvino, eppure entrambi possedevano capacità linguistiche comuni, affondate e radicate in terreni diversi fino a ramificare in modo autonomo.
Ogni scrittore dovrebbe essere in grado di affinare e personalizzare il più possibile il proprio stile, aggiustandolo, limandolo, correggendolo e intensificandolo a mano a mano che la sua esperienza letteraria si accresce nel tempo.
Punto di vista
È importante avere ben chiara l’impostazione che si vuole dare a ogni propria opera, soprattutto da un punto di vista descrittivo. L’autore deve immaginare che il lettore si immedesimi con i suoi personaggi per entrare nella storia narrata, e deve cercare di consentirgli di viverla nella maniera più fluida e intensa possibile. Assumere il punto di vista di un personagigo vuol dire trascinare il lettore nella storia che si sta raccontando, e fargliela vivere attraverso le gesta, i pensieri e le emozioni di quel personaggio.
Ambientazione/Scenario
Il romanzo storico deve essere rigoroso nell’ambientazione e nella ricostruzione dell’epoca sotto tutti i punti di vista, sociale, economico e umano; ma gli scenari delle storie che si intende raccontare hanno una parte rilevante nell’economia generale dell’opera, perché calano il lettore in atmosfere che può condividere o scoprire, amare o odiare con tutte le sue forze, ma che sempre devono circondarlo con la stessa forza e verosimiglianza della realtà.
Ritmo
Il ritmo di una storia è scandito dalla vivacità dello stile, dalle tecniche espressive utilizzate e dalla complessità della trama, oltre che dalla verosimiglianza dei personaggi e dalla suggestività dell’ambientazione. Un cocktail a tutto campo che in alcuni romanzi raggiunge apici di rilievo e che in altri si nasconde dietro la potenza della scrittura e il carattere dei personaggi.
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