Saltando di palo in frasca, sparando una serie di battute una dietro l’altra con una semplicità incredibile, Gene Gnocchi venerdì sera ha dimostrato di essere un cabarettista di razza e un comico senza tempo al teatro Carlo Rossi di Casale durante la presentazione dell’ultimo disco della band emergente Mania. Per restare in tema, l’autore del Rompipallone quotidiano ha alternato anche qualche canzone, suonata insieme al chitarrista Diego Cassani: «Insieme formiamo il duo “Figli di Renzi”, perché annunciamo mille canzoni ma non le suoniamo mai» ha esordito tra gli applausi, facendo anche i complimenti ai Mania, «La band che spodesterà tutte le band d’Italia». «Voi vi chiederete perché siamo qui. Sono qui perché non c’è lavoro – ha detto tra le risate generali -. Ci hanno proposto soltanto un lavoro alla festa dell’Unità, ma a friggere le patatine. Proprio noi che facevamo il tour con gli U2». Non si fa in tempo a finire di ridere che già un’altra battuta si sovrappone alla prima: un crescendo da crampi allo stomaco che ha sicuramente spezzato l’atmosfera della serata, in cui i Mania hanno inanellato una serie di canzoni romantiche. Brani ispirati chiaramente ai Negramaro o, sul piano internazionale, ai Coldplay, con il frontman cantante Gionata Camagni alle prese addirittura con un pianoforte simile a quello di Chris Martin. D’altronde L’agrodolce, canzone dell’ultimo disco dei Mania, anche nel titolo riecheggia il nome della band di Giuliano Sangiorgi. Molto amore, felice o contrastato, molta soggettività e sentimentalismo nei testi, presentati uno ad uno ed associati a dei colori, come il verde di L’altra faccia del mondo, un brano scritto durante un viaggio a Londra, forse uno dei più riusciti del disco. Un ep che comprende una manciata di canzoni tutte scritte dai membri del gruppo, niente cover ma tanta voglia di esprimersi, con uno stile sicuramente particolare, che si è già fatto apprezzare anche dal pubblico di Casale, che ha riempito il teatro non solo per Gene Gnocchi, ma anche per cantare ed applaudire i Mania. In platea e galleria si è raccolto infatti qualche centinaio di persone, che ha potuto gustare non solo un concerto, ma anche uno show ben costruito, con la presenza della comicità ma anche di un ballerino, Vincenzo Camardella, che ha accompagnato una canzone, e del Little Gospel Choir, un coro che si è esibito in alcuni brani celeberrimi tra Queen e Robbie Williams coinvolgendo tutti in una venerdì sera originale all’insegna dello spettacolo.
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