ANTEPRIMA Il dottor Piccioni ancora in tv: una fiction dal suo ultimo libro

ANTICIPAZIONE In una serata Rotary a Lodi il medico-scrittore svela i suoi progetti

«“Se vi dicessi di immaginare una fiction simile a quella di “Doc” con Luca Argentero, ma con una trama del tutto opposta?»: così Pierdante Piccioni, il dottore lodigiano che ha ispirato la serie tv “Doc”, annuncia l’arrivo di una nuova produzione televisiva che si baserà su un altro suo estratto personale, il suo libro “Io ricordo tutto”. Piccioni ha perso 12 anni di memoria in seguito a una lesione cerebrale, causata da un incidente stradale. Il tragico evento è avvenuto il 31 maggio 2013 e da allora la sua memoria è ferma al 25 ottobre 2001, ma lui no.

Si è dovuto “riconoscere” nel senso letterale della parola e, nonostante la depressione e i profondi sconforti iniziali, non si è arreso. «Era tutto estremamente difficile e vivevo con la costante sensazione di essere tonto - spiega Pierdante Piccioni, e continua - a partire dagli ostacoli quotidiani perché nella mia testa ero fermo ancora alle lire e non conoscevo l’euro, fino alle questioni più profonde: mi sono innamorato una seconda volta di mia moglie e ho riscoperto i miei figli che ricordavo essere bambini e che invece erano diventati adulti affermati».

Ha cercato di rialzare dalla disperazione anche altre persone nella sua stessa situazione, che ricordiamo essere circa 300 all’anno, in accordo con la sua speciale indole ad aiutare il prossimo. Ha studiato nuovamente medicina per proseguire il suo lavoro tanto amato e si è cimentato nella scrittura: al momento sono sei i romanzi che ha scritto a quattro mani con l’aiuto dell’autore Pierangelo Sapegno. Su invito della dottoressa Maria Teresa Zucchermaglio, presidente del Rotary Club Lodi, ha presentato, giovedì sera, al circolo di lettura di Lodi, il suo libro: “Io ricordo tutto”. È un romanzo fresco di stampa, redatto giusto l’anno scorso, e parla di Ernesto Ferrari, il più famoso neuroscienziato italiano la cui fama è dovuta proprio alla sua ipermnesia: si ricorda tutto e, come ha specificato Piccioni «è proprio il contrario di me». E, attraverso Ernesto, ci si accorge che anche possedere una memoria iper sviluppata è un problema, motivo per cui, per riuscire a vivere, deve abdicare i suoi sentimenti. Se Pierdante si trova a rimpiangere le emozioni “perse” di quei 12 anni, Ernesto è costretto a sopprimerle perché riesce ad entrare nella testa delle persone e a percepire qualsiasi loro pensiero e parte attiva del cervello. Trasformare il libro in una fiction è una sfida in concomitanza con le registrazioni della quarta stagione di “Doc”, ma che Pierdante pensa di riuscire a portare a termine con successo.

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