ANTEPRIMA Vetrina milanese per Fiume di libri: Cavallero lancia il festival di Lodi
La presentazione - sotto la Madonnina - della prima edizione della rassegna al via giovedì 13
L’obiettivo è attirare anche il pubblico dalle province limitrofe e dunque si guarderà a Milano, Piacenza e Cremona. E proprio nel capoluogo lombardo, in via Cadore, negli spazi della “Cadore 33” di Riccardo Cavallero, è stato presentato lunedì sera il Festival letterario “Il fiume dei libri”, in programma a Lodi nella suggestiva location di piazza Vittoria dal 13 al 16 giugno prossimi.
Dopo l’anteprima dei giorni scorsi nella sala del consiglio comunale di Lodi, gli organizzatori hanno dunque affidato alla platea milanese i sogni e le speranze di un festival che parte con nomi decisamente importanti, da Roberto Saviano ad Antonio Scurati e che si arricchisce - questa la novità dell’ultimo momento - di un incontro con Giuseppe Cruciani di “Radio 24” domenica 16 giugno a mezzogiorno.
A fare gli onori di casa, nell’anteprima milanese, Riccardo Cavallero e Teresa Martini di “Cadore 33” - società a cui è affidata la direzione del festival - che hanno chiamato a raccolta il sindaco di Lodi, Andrea Furegato, l’assessore alla cultura Francesco Milanesi, il consigliere con delega al fiume Tommaso Premoli, per metterli a confronto con il mondo del giornalismo e degli operatori culturali di Milano. Tra i media partner della prima edizione del festival, che mira a raccogliere pubblico da più province e far conoscere meglio Lodi, anche «il Cittadino» (a Milano lunedì era presente il direttore Lorenzo Rinaldi).
Cavallero (origini lodigiane, già insignito del Fanfullino, una istituzione nel panorama letterario italiano) ha parlato di una sfida raccolta un anno e mezzo fa, nella convinzione - come ha sottolineato anche il sindaco Furegato - che Lodi possa diventare centro autonomo di produzione culturale e allargare gli orizzonti.
Non si tratta di “giocarsela” con centri ben più importanti - Milano in fondo dista solo 30 chilometri - ma di ritagliarsi uno spazio con proposte di qualità. La scelta di partire con nomi di grido, tra gli altri anche Fabio Volo, Chiara Valerio, Maurizio De Giovanni e Fabio Genovesi va nella direzione di garantire la giusta eco a un’iniziativa che, è la convinzione dei promotori, potrà svilupparsi nel corso degli anni.
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