Cultura
Giovedì 26 Gennaio 2012
Aperitivo o caffè, ma a ritmo di blues
Concerti in città per l’anteprima del festival
Aperitivo o dopo cena poco importa: ogni momento è buono per ascoltare un po’ di blues genuino e ruspante. Soprattutto se sul palco salgono i paladini della scena nazionale, gli “special guests” che per otto sere animeranno le notti lodigiane in attesa della “Winter session” del Lodi blues Festival in programma il 10 e 11 febbraio al teatro alle Vigne. La grande novità dell’edizione 2012 è infatti il Lodi City Blues, il lungo prologo che a partire da questa sera coinvolgerà diversi noti locali cittadini: l’esordio (ore 21) è fissato al Wellington Pub di via Cavallotti, dove si esibiranno in set acustico Maurizio Glielmo “Gnola” e Davide “Billa” Brambilla. Una serata da non perdere considerati il carisma e la classe dei due: “Gnola”, lo scorso anno tra i partecipanti del festival vero e proprio, è uno dei migliori chitarristi del panorama italiano, mentre “Billa” è un polistrumnetista (suona fisarmonica, piano e tromba) che da anni è conteso da artisti come Davide van de Sfroos ed Enrico Ruggeri. “Gnola” è inoltre un profondo conoscitore dell’uso del dobro e della tecnica “slide” in generale, tanto da essere considerato uno specialista a livello nazionale. Questa sua abilità gli hai consentito di partecipare anche a produzioni sconfinanti nella musica leggera, rock e pop. Ha collaborato ad album della Back in Blues Band, Matteo Bassi, Max Pezzali, Tazenda e Davide van de Sfroos, con il quale ha registrato anche l’ultimo album Yanez. Risale invece al 2009 l’incisione di due brani (Non respiro e Se perdo anche te) contenuti nell’album O tutto o l’amore del cantautore di Vizzolo Predabissi Evasio Muraro.
Il Lodi City blues proseguirà poi domani alle 19 al Calicantus di piazza Zaninelli: in scena Guitar Ray & Gab D. Il primo è un nome noto del circuito blues: chitarrista e cantante, classe 1963, ha appena registrato il suo ultimo dvd As the years go passing by, il risultato di un mix eclettico di stili che riporta ai grandi maestri della chitarra blues come T-Bone Walker, il grande BB King, Johnny «Guitar» Watson e Rush Otis.
Lo stile di Ray è fatto di note eleganti, di accelerazioni improvvise e di dinamiche che raccontano il suo trascorso, la storia della sua vita ed il suo eterno amore per il blues. Sabato alle 18 il blues debutterà negli spazi appena ristrutturati della Biblioteca Laudense in via Solferino: nella sala “Antonella Granata” si esibirà Paolo Bonfanti, altro «big» che per anni è stato leader di uno dei gruppi più importanti della scena rock-blues italiana, i Big Fat Mama. In carriera si è esibito inoltre con alcune leggende del british blues, come il saxofonista Dick Heckstall-Smith, il batterista Mickey Waller e il bassista Bob Brunning e altri «mostri sacri» del calibro di Fabio Treves, Red Wine (uno dei più importanti gruppi bluegrass europei) e Beppe Gambetta (tournée europea nell’estate 1992 con Gene Parsons, ex Byrds). L’ultimo appuntamento della prima “manche” è in programma domenica alle 18.30 alla Clinica dell’arte in via San Fereolo: in scena The Ricreos, trio acustio che ripropone in chiave blues e stravolta i successi dei mitici Beatles.
Fabio Ravera
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