
ARTE Inediti e maestri: viaggio al museo per la riscoperta di Ettore Archinti
Nella sede di viale Pavia apertura straordinaria sabato e domenica con alcune opere di grande rilievo
Una scultura che assume straordinario valore nella ricerca di Ettore Archinti, recentemente rintracciata e mai prima esposta, è uno dei punti centrali della visita al Museo di viale Pavia 26 a lui intitolato, aperto al pubblico sabato e domenica in occasione delle festività del patrono San Bassiano (ore 10-12,30 e 16-18,30).
Tra le opere di Archinti saranno esposte quelle di Ernesto Bazzaro e di Eugenio Pellini, punte di diamante della Scapigliatura lombarda e maestri di Archinti nei suoi anni milanesi, che lasciarono un’impronta indelebile nel linguaggio dell’allievo. Si vedranno anche un’opera del grande Medardo Rosso e due lavori di Attilio Prendoni, nell’itinerario che conduce poi davanti alla “star” dell’esposizione: il gruppo bronzeo “Forse è meglio che tu non veda”. Fino a questo momento, dell’opera era conosciuta una fusione successiva, permanentemente esposta nel Museo. Le ricerche dei curatori Marina Arensi e Vittorio Vailati hanno invece da poco rintracciato una delle fusioni originali che ora viene per la prima volta esposta al pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA