ARTE Stavolta l’opera siamo noi: allo specchio di Platea nel “Narciso” di D’Angelo

La nuova installazione nella vetrina di Palazzo Galeano a Lodi

Questa volta, l’opera siamo noi. Noi che camminando in corso Umberto passiamo davanti alla vetrina di “Platea. Palazzo Galeano” e veniamo rispecchiati nella superficie riflettente che occupa l’intera lastra di confine tra lo spazio dedicato alle opere, e l’altro della vita fuori, che vi scorre davanti. Quando un’installazione ha per titolo “Narciso” come quella realizzata da Valerio D’Angelo, il pensiero creativo non può non confrontarsi con le tante implicazioni psicologiche legate all’oggetto-specchio, intrecciando significati di proiezione e introspezione, identità e apparenza. Di “intimità del riflesso”, e di “fase dello specchio” nella quale si abbozza la formazione dell’io, ha parlato giovedì scorso, con una serie di spunti di approfondimento, l’architetto Carlo Orsini, presentando il lavoro di D’Angelo che all’apertura dei portali della vetrina ha proiettato le figure degli astanti nel suo rosso luminoso, denso di sfumature, ottenuto da un telo fotografico e una pellicola dicroica applicati su vetro. Realizzata con il supporto curatoriale di Benedetta Monti e Niccolò Giacomazzi, “Narciso” stravolge i limiti tra l’opera e lo spettatore che entra a farne parte. C’è chi, trovando anche occasionalmente la propria immagine riflessa, si mette in posa, e chi se ne allontana distogliendo lo sguardo, ma l’input di riferimento è alla radice narcisistica alla base del rapporto con noi stessi e con gli altri: “un narcisismo gentile” ha definito Orsini quello suggerito da D’Angelo, romano classe 1993 con una formazione nell’ambito del restauro, che intorno al rapporto tra antico e contemporaneo ha sviluppato la sua ricerca. Allestita fino al 20 giugno, la sua personale apre il programma 2023 dedicato ai quattro artisti emergenti, ma le iniziative dell’associazione proseguiranno già venerdì alle 17.30 con la premiazione della seconda edizione del concorso “Buon compleanno Platea!” dedicato agli studenti, richiesti di ideare un manifesto ispirato alla parola “Platea”: quello vincitore sarà affisso in 300 esemplari nelle strade di Lodi. Ma altre sono le novità, dalla creazione del nuovo spazio “Platea Project” in via Maddalena, alla visita guidata sabato all’Hangar Bicocca di Milano; una iniziativa finalizzata a garantire il sostegno della Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi, attraverso il “Bando Giovani”.

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